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San Marco Argentano ancora una volta protagonista nella promozione di tematiche pubbliche e politiche di grande rilevanza sociale. Grazie alla felice e illuminata intuizione della Commissione Comunale Pari Opportunità, presieduta da Leonilda Artusi, e della consigliere con subdelega competente, Alessandra Solamo, si è tenuta nella sala assembleare di Palazzo Santa Chiara una riunione di tutte le donne elette nelle amministrazioni comunali della Valle dell’Esaro.
Un’iniziativa che, oltre alle promotrici, al sindaco Alberto Termine, all’assessore Glauca Cristofaro, alla capogruppo di minoranza Virginia Mariotti, al responsabile dello staff del sindaco Valerio Caparelli e a tutte le componenti della locale Commissione, ha registrato la partecipazione delle consiglieri comunali di Cerzeto, Cervicati, Fagnano Castello, Malvito, Santa Caterina Albanese, Sant’Agata d’Esaro e Torano Castello, nonché l’adesione delle donne elette dei comuni di Mongrassano, Tarsia, Roggiano Gravina, San Lorenzo del Vallo e Spezzano Albanese.
L’idea porta con sé il nome “La rete di Penelope”, per ricordare il lavoro infaticabile di costruzione svolto con grande pazienza ed arte da una donna coraggiosa e onesta che non volle cedere alle lusinghe del potere, mantenendo integerrima la propria dignità e intatto il ruolo assegnatole.
“Momenti di condivisione e partecipazione come quello fatto partire da San Marco Argentano – riferisce nella nota la Presidente Artusi – serve a generare un dibattito interno al nostro territorio su come incrementare la rappresentanza delle donne nelle pubbliche amministrazioni e nei ruoli che contano. Il gruppo, che aumenterà le sue adesioni man mano che incrementeremo gli incontri tra noi donne sul territorio, metterà in campo tutte le azioni positive che potranno garantire finalmente una presenza equilibrata delle donne nelle strutture amministrative e di direzione. Noi porteremo avanti la voce delle donne tanto nei comuni della Valle dell’Esaro quanto nel dibattito della politica regionale”.
Seppure la legislazione riconosca formalmente la parità, praticamente la realtà mostra le profonde diseguaglianze che vivono le donne. Di fronte a ciò, le elette nelle amministrazioni pubbliche della Valle dell’Esaro, come sfida ineludibile di questi anni a venire, attraverso mirate azioni pubbliche e di sensibilizzazione, promuoveranno la democrazia paritaria nella vita amministrativa della nostra regione, raccogliendo tutte le domande sociali e umane che richiedono una più vasta partecipazione delle donne nella società civile.
“La rete di Penelope” ha come fine principale quello di approfondire i temi della parità di genere ed evitare che siano trattati ancora marginalmente, oltre ad affrontare i processi di riforma delle amministrazioni pubbliche affinché queste, allo stesso tempo, non penalizzino i diritti e le condizioni sociali delle donne. “È la donna che, anche nelle situazioni più disperate – e la storia passata e presente ne è testimone – possiede una capacità unica di resistere nelle avversità, di rendere la vita ancora possibile pur in situazioni estreme, di conservare un senso tenace del futuro”.
Lo ha detto recentemente Sua Santità, Benedetto XVI. Quel futuro che “La rete di Penelope” costruirà nella Valle dell’Esaro.
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