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“Appena abbiamo appreso del suo congedo dalla provincia di Cosenza e della sua nuova nomina ad incarico superiore, tutta l’amministrazione comunale di San Marco Argentano e i suoi concittadini hanno provato intimamente un duplice sentimento: da una parte, la tristezza per la partenza di un uomo dello Stato valido e sempre vicino alle problematiche di un territorio; dall’altra, la felicità e il compiacimento per l’ufficiosità di una notizia che sembrerebbe portarlo in una posizione di vertice e di maggior prestigio. Un giusto riconoscimento per un rappresentante delle istituzioni che in questo suo anno di permanenza nella nostra provincia ha sempre svolto il proprio lavoro con grande senso di responsabilità e partecipazione”.
Queste le prime parole del sindaco Alberto Termine dopo la notizia dell’imminente partenza ad altra sede del prefetto di Cosenza, annunciata dallo stesso Antonio Reppucci nel corso della tradizionale cerimonia dello scambio di auguri con la città di Cosenza. “Ricordo con immenso piacere gli incontri personali e istituzionali avuti con Sua Eccellenza Reppucci, ma ancor di più lego il mio ricordo all’onore che il prefetto di Cosenza ha voluto riservare a tutta l’amministrazione comunale di San Marco Argentano quando lo scorso 24 giugno si è recato ufficialmente in visita nel nostro Comune e per le strade della nostra bella cittadina. Fu la prima volta che una così alta carica istituzionale visitava ufficialmente la nostra sede municipale. Un onore che Sua Eccellenza ci ha concesso nuovamente un mese fa quando è ritornato da noi per presenziare all’iniziativa organizzata a sostegno della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Dimostrazione tangibile della sua attenzione e del suo gradimento per l’azione amministrativa di tutti i componenti di questa amministrazione”.
La nota del primo cittadino di San Marco Argentano rivolta a Sua Eccellenza Reppucci si conclude con “i nostri più sentiti e partecipati auguri di buon lavoro e di sempre maggiori successi nello svolgimento del suo ruolo istituzionale, unitamente ad un particolare ringraziamento per aver saputo insegnare a tutti noi che chi ricopre istituzionalmente il ruolo di amministratore della cosa pubblica deve mantenere sempre un contegno ed un’attenzione particolare per il bene comune da amministrare e, soprattutto, che non ci si deve mai arroccare nelle proprie stanze o tra le mura del proprio palazzo, ma che bisogna stare sempre in mezzo alla gente per ascoltare i loro bisogni e per andare incontro alle esigenze del proprio territorio”.
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