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Il 25 novembre è la “Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne”, istituita dall’Onu nel 1999, un importante appuntamento internazionale per porre l’attenzione su un fenomeno sottovalutato come quello della violenza familiare e contro ogni forma di violenza e discriminazione contro le donne. La commissione comunale alle Pari Opportunità del Comune di San Marco Argentano, attraverso la sua presidente Leonilda Artusi, si è fatta promotrice di una significativa manifestazione di sensibilizzazione sul problema della violenza contro le donne, invitando tutte le donne e gli uomini del territorio a voler condividere questa giornata, attraverso una concreta e nutrita partecipazione alle iniziative proposte nella cittadina normanna.
La giornata di domani sarà così articolata: nella mattinata sarà allestito un gazebo in Piazza Umberto con distribuzione di materiale informativo; poi, alle ore 17, nella Cripta della Chiesa Cattedrale, S.E. Mons. Domenico Crusco, vescovo della Diocesi di San Marco-Scalea, celebrerà la Santa Messa. A seguire si svolgerà una fiaccolata silenziosa per le vie di San Marco Argentano con i momenti più significativi scanditi da brani della poetessa Alda Merini (di seguito si cita una sua composizione dedicata alle donne).
Alla manifestazione parteciperà S.E. Antonio Reppucci, Prefetto di Cosenza, unitamente a molti rappresentanti delle istituzioni locali e delle associazioni presenti sul territorio. “L’obiettivo comune che vogliamo perseguire anche attraverso iniziative come queste – si legge in una nota dell’amministrazione comunale – è quello di dare coraggio alle donne che non hanno voce e di chiedere aiuto agli uomini per bene e di buona volontà. Si parla spesso di diritti alla persona, ma quello della violenza contro le donne non può essere una questione di genere, né tantomeno solo una responsabilità o un impegno delle donne affrontare questa piaga sociale”.
A tutte le donne
Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
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