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Sui disservizi dell’ospedale Pasteur e sulla sua presunta chiusura, malauguratamente annunciati dall’esponente del Patto Etico per la Calabria, Filomena Falsetta, giunge immediata la risposta dell’amministrazione comunale di San Marco Argentano che si determina in merito attraverso l’autorevole voce del primo cittadino, Alberto Termine, e dell’assessore alla salute, Michele Argondizzo.
“Dai comunicati comparsi sui giornali nei giorni scorsi, a firma dell’avvocatessa Falsetta, non possiamo che condannare fortemente la posizione ingiustificata e gratuita assunta dalla politicante di turno, che ha inteso utilizzare strumentalmente il presidio sanitario per cercare visibilità e consenso personale a scapito della verità dei fatti e delle persone che, invece, quotidianamente profondono il proprio impegno per una buona qualità dei servizi utili alla salute del cittadino.
Le sue affermazioni dimostrano chiaramente la mancanza di conoscenza dei fatti, oltre ad una memoria corta circa la storia del nostro ospedale. Appare, invece, evidente la malafede e l’uso strumentale del momento storico che questa regione sta vivendo nel settore della sanità pubblica.
Noi accettiamo da chiunque critiche e sollecitazioni, purché queste abbiano un fondamento di onestà e di miglioramento degli stati e che non siano, invece, un attacco ‘ad personas’, così come hanno inteso fare Fasano e Falsetta”. Si ricorda che dai due esponenti di centrosinistra era stato lanciato un attacco al sindaco Termine, all’assessore Argondizzo e al capogruppo di maggioranza, Diodato, rei di non aver preso, a loro avviso, le difese del presidio sanitario e di contribuire al decadimento finale dei servizi presenti nella struttura ospedaliera.
“Ci dispiace molto verificare come vi siano ancora persone che intendono “fare politica” solo attraverso comunicati mistificatori della verità ed opere di screditamento dell’avversario, ingenerando così malcontento nella comunità e offrendo una cattiva rappresentazione degli operatori che lavorano all’interno del Pasteur. Non si accorge la Falsetta che questa mancanza di etica e di onestà intellettuale provoca solo gravi danni di immagine al nostro territorio. Tutti i componenti di questa amministrazione conoscono perfettamente le condizioni dei reparti del Pasteur, i loro difetti e le peculiarità di cui la struttura è dotata, così come apprezzano il lavoro e la qualità dei servizi erogati tra mille difficoltà dai professionisti che vi operano all’interno.
Più volte, nelle apposite sedi istituzionali, abbiamo presentato reclami e proposte fattibili per il nostro ospedale, senza mai dimenticare le oggettive difficoltà della sanità pubblica calabrese e consci di inserire le varie istanze in un possibile programma di realizzazione, ovvero senza aggravio di spesa, così per come previsto dal cosiddetto piano di rientro. Dispiace per l’incidente accaduto al familiare di un esponente locale di IdV, ma è necessario ricordare come il reparto di ortopedia sia stato soppresso già da qualche anno.
Comprendiamo la necessità che tutti hanno nel voler apparire come strenui difensori dei diritti e della salute dei cittadini, cosa che condividiamo nella finalità ma non nei modi, ma teniamo a ricordare che prendersi cura degli altri deve essere solo il frutto di un’azione responsabile e seria”.
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