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Alcuni investigatori che stanno lavorando sul duplice omicidio di madre e figlia compiuto ieri sera a San Lorenzo del Vallo hanno commentato così quanto accaduto: ”Sono veramente delle bestie”. A colpire investigatori, abituati anche ad avere a che fare con delitti estremamente efferati, sono stati la spietatezza e la violenza con cui i sicari hanno sparato alle due donne inermi che si trovavano nella loro abitazione.
”Una volta – dice un inquirente – c’era un codice che diceva di non sparare a donne e bambini, ma ormai non c’è più freno. Probabilmente anche perchè questa gente, prima dell’azione, si fa di cocaina”. ”Hanno iniziato a sparare dal pianerottolo – dice un altro – colpendo Rosellina Indrieri, che era nella stanza. E poi hanno continuato a sparare uccidendo la figlia di Rosellina, Barbara, che aveva cercato di trovare rifugio nel balcone. Non ci sono parole”.
Intanto si pensa ai responsabili dell’omicidio. La famiglia di Aldo De Marco, il commerciante che un mese fa, il 17 gennaio, a Spezzano Albanese, ha ucciso a colpi di pistola Domenico Presta, di 22 anni, figlio del boss latitante Franco era stata allontanata dal luogo di residenza subito dopo il fatto.
Quell’omicidio, secondo gli investigatori, è all’origine di quanto avvenuto ieri. Le due donne, secondo quanto viene ipotizzato, sono state uccise per vendicare la morte di Domenico Presta. La decisione di allontanare la famiglia di Aldo De Marco era stata presa proprio in considerazione del pericolo di ritorsioni.
La misura, tuttavia, secondo quanto si e’è appreso in ambienti investigativi, non era applicabile anche ai parenti non conviventi con l’omicida. Tra l’altro, nessuno pensava che la sete di vendetta potesse arrivare a colpire anche cognata e nipoti di De Marco.
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