San Giovanni in Fiore, sigilli al depuratore: un sequestro annunciato

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Un sequestro annunciato, un’amministrazione inadempiente, una stagione balneare ancora una volta macchiata. È la storia del depuratore di San Giovanni in Fiore, a cui ha posto i sigilli il Noe affidandolo in custodia giudiziaria al Comune. Un atto, quello dei carabinieri, che arriva a distanza di alcuni mesi dalle pressanti richieste di Legambiente Sila al sindaco per porre rimedio allo stato di inquinamento del fiume Arvo, appunto causato dalla cattiva gestione dell’impianto di depurazione da parte della Smeco.

Ma alle denunce degli ambientalisti nulla è seguito, se non addirittura delle controaccuse denigratorie. Ma i controlli dell’Asp hanno confermato i sospetti degli ambientalisti, e il sequestro dell’impianto chiude la vicenda, ma apre la questione delle responsabilità.

La presa di posizione del circolo ambientalista risale allo scorso febbraio, nel pieno della crisi Smeco con gli operai in sciopero per i mancati pagamenti e gli impianti lasciati incustoditi, e dunque con un’altissima probabilità di sversamento dei liquami direttamente nei corsi d’acqua. “Lo abbiamo detto ben cinque mesi fa che il depuratore era fuori controllo – afferma Giuseppe Veltri, presidente del circolo Legambiente Sila – nell’esprimere preoccupazione per lo stato dell’impianto di ponte Arvo e e solidarietà agli operai che protestavano a Cosenza contro la Smeco. Ma la politica locale, come ormai da anni accade, non ha dato risposte”.

La vicenda del depuratore di San Giovanni in Fiore è l’ennesimo episodio di una stagione nera, il ciclico manifestarsi della questione depurazione, per la cui soluzione da anni si batte il Cigno verde calabrese. “Il sequestro del depuratore di San Giovanni in Fiore va ad aggiungersi alle decine di sequestri che i carabinieri e le altre forze dell’ordine in sinergia con le autorità giudiziarie stanno effettuando su tutto il territorio regionale – dichiara Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria – un anno funesto per la Calabria nonostante le  denunce fatte e i dossier presentati lo scorso anno che mettevano in risalto una situazione disastrosa per la depurazione in Calabria, soprattutto in vista della stagione balneare”.

Ora si attendono i dati da parte del Noe e l’immediato ripristino del funzionamento dell’impianto di depurazione per poter porre rimedio ad una situazione grave in piena stagione estiva.

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Author: Cristina

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