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“C’è voluta un’insistenza incessante, per superare i ritardi burocratici a danno dei coltivatori silani”. Lo afferma Mario Iaquinta, assessore all’Urbanistica del Comune di San Giovanni in Fiore (Cs), a proposito della diga silana Redisole, che presto tornerà a funzionare dopo un trentennio di completa inattività.
Iaquinta aggiunge: “La dottoressa Angelica Catalano, dirigente del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha dato notizie importanti, che qui annuncio. La consegna dei lavori è avvenuta il 22 Luglio, con ultimazione il 22 novembre. In questo periodo, si procederà all’installazione della strumentazione, alla messa in opera di misuratore del livello dell’acqua, di sirena e stazione idrometrica”.
In perfetta solitudine, l’assessore batte i pugni da tre anni, in tutte le sedi istituzionali, per il recupero dell’invaso Redisole, prezioso ma abbandonato. L’amministratore sottolinea: “Si passerà, quindi, alla manutenzione della casa del custode, alle altre opere necessarie e al riempimento fin dalla prossima stagione invernale, pare senza intoppi per la concessione delle acqua da parte del Regione Calabria”.
Iaquinta conclude: “Mi auguro che con i tanti sforzi compiuti si arrivi al risultato definitivo, cioè alla messa in funzione della diga di Redisole e alla riempimento dell’omonimo lago, fondamentale per lo sviluppo agricolo ed economico del territorio. Ringrazio i tecnici che si sono prodigati, rispondendo alle mie pressanti ma necessarie richieste”.
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