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A scuola con la zappa, alla riscoperta della saggezza contadina e delle buone pratiche della sostenibilità.
Conservare la cultura contadina insieme alla diffusione di buone pratiche ed educazione ambientale, sono questi i principi che animano il progetto “Coltiviamo la rete – buone pratiche in circolo”, promosso da Legambiente con il sostegno di Fondazione con il Sud. “Un progetto – afferma Anna De Simone, del circolo di Legambiente Sila – nato con l’obiettivo di mettere a sistema una serie di azioni e attività già svolte dai circoli del Cigno Verde, così da veicolare informazioni e buone pratiche sui territori”. Un’idea che ha messo radici anche a San Giovanni in Fiore, grazie all’impegno dei soci del circolo di Legambiente Sila, e che vedrà impegnati gli studenti in un interessante progetto di riappropriazione della cultura contadina.
È l’ex orto dei Frati Cappuccini, da qualche anno non più coltivato ed in stato di abbandono, l’area scelta per la realizzazione di un orto didattico, che sarà curato da due prime classi delle scuole medie del paese, l’Istituto “Gioacchino da Fiore” e l’Istituto “Fratelli Bandiera”. Il progetto è già partito con la presentazione delle attività nelle scuole impegnate. La mattina del 3 maggio a partire dalle 9.30 toccherà ai ragazzi, zappa in spalla, prendere possesso dell’orto didattico e cominciare ad apprendere l’arte antica dell’agricoltura, alla riscoperta dei valori, delle pratiche e della cultura agraria silana, ancora oggi molto diffusa e praticata dagli anziani del paese.
“La diffusione dell’ortocultura urbana tra i giovani – dichiara Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria – è una pratica che sta prendendo sempre più piede in Italia, potrebbe rappresentare dunque un ponte tra il passato contadino e il presente delle buone prassi della sostenibilità”.
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