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Politiche per il sociale e nuovo welfare municipale: una Città attenta ai bisognosi e ai giovani. Mantenere e potenziare il complesso dei servizi sociali finora garantiti. Mantenere ed estendere anche al pomeriggio l’assistenza fisica per gli studenti diversamente abili. Preservare il diritto alla casa, proponendo agli imprenditori edili e alla Regione Calabria di avviare una campagna di riqualificazione dei fabbricati abbandonati del Centro storico da ristrutturare e rivendere a prezzi agevolati alle giovani coppie e alle famiglie in difficoltà. Realizzare un asilo nido comunale. Avviare a sperimentazione il baratto amministrativo sociale, per gli indigenti e gli stranieri senza occupazione. Promuovere il “fattore famiglia” introducendo indicatori di reddito che tengano conto della composizione del nucleo famigliare, valorizzando la presenza di minori, anziani e portatori di handicap. Concretizzare, possibilmente nella Città alta, l’idea di un palazzo delle professioni, della comunicazione e dei mestieri che possa accogliere al suo interno diversi servizi per il cittadino e un centro per la formazione permanente dei giovani alla ricerca di prima occupazione.
Sono, questi, i punti principali e gli obiettivi cardine, tracciati nel programma elettorale della coalizione civica “Rossano Prima di Tutto – Antoniotti Sindaco”, nel contesto delle Politiche sociali e del Welfare municipale, che trovano anche la loro genesi nei valori della Destra sociale.
“Lo scopo primario del progetto politico-amministrativo in ambito sociale – dichiara il candidato sindaco Giuseppe Antoniotti – è sicuramente quello di rendere ancora più efficiente la rete dei servizi creata dal Governo Antoniotti che ha saputo garantire, grazie anche alla preziosa collaborazione delle associazioni e della Chiesa diocesana, un supporto in termini di aiuto alle categorie più deboli, agli anziani e ai diversamente abili. Questo grazie anche alla capacità dimostrata a saper proporre idee e progetti finanziati con fondi extrabilancio. Si pensi, ad esempio, al servizio di assistenza domiciliare garantito all’infanzia disagiata, piuttosto che al supporto domestico alle persone anziane. Così come al miglioramento della qualità per i servizi offerti agli studenti diversamente abili che per la prima volta, da quando è stato istituito il servizio, hanno potuto usufruire, oltre al pregevole operato degli assistenti fisici, del sostegno di figure mediche specializzate. Lo stesso servizio che – conclude Antoniotti – abbiamo intenzione di estendere anche alle ore pomeridiane.
Ma l’obiettivo della coalizione “Rossano Prima di Tutto – Antoniotti Sindaco” è quello di cercare di andare oltre, proponendo idee fattibili e innovative che possano dare una marcia in più al sociale e rendere ancora più concreto il welfare comunale. In questo senso viaggiano le proposte per l’istituzione di un asilo nido comunale che possa andare incontro alle esigenze delle giovani coppie così come l’affermazione e la tutela del diritto alla casa, cercando di coniugarlo con lo sviluppo economico e residenziale del Centro storico. Inoltre, per rendere maggiormente partecipato l’ambito dei servizi sociali comunali, così come tra l’altro prevedono i recenti indirizzi del Governo centrale, istituiremo il forum delle realtà associative che coinvolga il mondo del volontariato e del “Terzo settore”; potenzieremo i servizi offerti dal Centro di ascolto comunale, inserendo all’interno anche figure mediche e paramediche specializzate e creeremo un centro per l’integrazione e l’inclusione degli invisibili. Perché la catena sociale per un nuovo welfare comunale parte proprio da una maggiore attenzione alle classi deboli e dalla corretta integrazione degli immigrati. Per questi ultimi, così come per gli indigenti, sperimenteremo un baratto amministrativo – che ha avuto ottimi riscontri nelle più importanti città italiane ed europee – per il quale, un cittadino moroso nei confronti dell’ente ed in palesi condizioni di difficoltà economiche, sarà messo nelle condizioni di scontare il debito offrendo il suo servizio alla Città nei lavori socialmente utili. Stesso metodo lo adotteremo per i cittadini stranieri senza occupazione che, con la collaborazione delle forze dell’ordine e della Prefettura, saranno messi nelle condizioni di integrarsi offrendo il loro servizio alla pubblica utilità”.
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