Rossano, donna assolta dall’accusa di truffa aggravata e falso

sentenza

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Non luogo a procedere, con tale formula è stata assolta la trentatreenne rossanese D.M.M dal reato di truffa aggravata e falso, a deciderlo il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Castrovillari che ha accolto pienamente la tesi difensiva sostenuta dall’avvocato penalista Giuseppe Vena.

La donna era stata indagata a seguito di controlli della Guardia di Finanza, per aver attestato falsamente il reddito familiare percepito per l’anno di riferimento utile al vaglio dei requisiti per ottenere l’esenzione dal pagamento della mensa scolastica per i figli minorenni.

All’udienza in camera di consiglio, innanzi al Gup del castrovillarese, il Pubblico Ministero sosteneva la tesi accusatoria di rinviare a giudizio la donna per essere processata per l’azione compiuta mentre l’avvocato Vena, durante la sua arringa difensiva, producendo copiose massime della Suprema Corte di Cassazione, e scandagliando minuziosamente gli atti del fascicolo faceva ravvisare la non punibilità della donna dimostrando, documentalmente, come la stessa era stata in buona fede nel momento della compilazione della richiesta.

Il giudice dell’udienza preliminare, dopo un attento vaglio degli atti processuali, decretava l’assoluzione della donna prosciogliendola da ogni accusa.

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