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Fissata per oggi l’udienza preliminare presso il Tribunale di Rossano, giudice dott.ssa Letizia Benigno, per le due donne F.M. classe 1939 e R.M.A. classe 1983, entrambe di Cariati, difese dall’ avvocato Ettore Zagarese e dall’avvocato Giuseppe Vena, imputate del reato di calunnia perché in Cariati il 10.01.2009, accusavano falsamente pur sapendola innocente un’infermiera del reato di omicidio colposo, ovvero di aver cagionato la morte del proprio congiunto somministrando due fiale di dopamina in soggetto con ipotensione in atto, in modo che venisse instaurato un procedimento penale a suo carico, quando in realtà dalla perizia del consulente tecnico d’ufficio, a cui era stato conferito incarico da parte dell’Autorità Giudiziaria, per l’espletamento dell’esame autoptico e per accertare se vi fosse colpa professionale nella condotta tenuta dal personale sanitario e parasanitario, emergeva che la condotta dell’infermiera , era stata adeguata sia con riferimento alla rapidità ed alla diagnosi che alle terapie e che l’evoluzione sfavorevole ovvero lo
shock criogeno irreversibile era stata favorita dalle patologie preesistenti del defunto.
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