Rossano (CS), Ricicl’Art, Fotovoltaico anche con casse vuote

ricicl'art

Questo post é stato letto 26000 volte!

ricicl'art
ricicl'art

Green economy e fotovoltaico, si può partire e governare questa grande e straordinaria opportunità anche se un comune ha le cosiddette “casse vuote”! Parola di Luciano GALLO, docente di legislazione dei beni culturali presso l’Università degli Studi di Firenze, rossanese di origini, esperto di diritto del governo del territorio e dei servizi pubblici. Vi sono procedure snelle ed utili – ha spiegato – per assistere un comune come Rossano nell’avvio e nella gestione di questa risorsa che tutela l’ambiente e fa risparmiare il comune e i cittadini. Anche e soprattutto in una fase di crisi economica generale e locale.

È stato, questo, tra gli altri, il messaggio forte emerso e lanciato in occasione di RICICL’ART, la settima esposizione euro-mediterranea sul riuso creativo dei rifiuti ospitata nel centro storico di ROSSANO, in contemporanea con l’undicesima edizione regionale della FESTA dell’EUROPA, promossa dall’associazione OTTO TORRI sullo JONIO.

Insieme all’Avv.GALLO, anche Donato SABATELLA, della Società VARAT di Saracena, ha fornito utili suggerimenti e soluzioni per le pubbliche amministrazioni, notoriamente, oggi, in difficoltà economica. È l’approccio che è sbagliato – ha chiarito quest’ultimo. Per il fotovoltaico, per esempio, il sistema di incentivazione – ha aggiunto – è stato troppo generoso. Quello che serve, oggi, piuttosto, è certezza procedurale e sistemica, non contributi! Gli incentivi – ha scandito SABATELLA – sono pagati da tutti, sulla bolletta. Stiamo attenti!

“GREEN ECONOMY: UNA SFIDA CHE PARTE DAL BASSO”. Era, questo, il tema dell’incontro moderato da Lenin MONTESANTO e promosso dai giovani industriali di CONFINDUSTRIA Cosenza, al quale hanno partecipato, presso l’auditorium “Giovanni Paolo II” nel Seminario arcivescovile intitolato a “S.Luigi GONZAGA”, anche il presidente RICICL’ART Walter PULIGNANO, Paolo FILICE Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Cosenza, Francesco NACCARATO presidente della Commissione Energia Ambiente di Confindustria Giovani Cosenza, Stanislao SMURRA Direttore Marketing della SIMET Spa, Roberto RUGNA e Giorgio PUCCI di Confindustria Giovani Cosenza, Franco CAPALBO assessore di Rossano ed il sindaco di Amendolara Antonello CIMINELLI.

Sul settore delle energie rinnovabili – ha chiarito GALLO (PLEXUS Srl)– le amministrazioni devono rispettare le leggi in materia. Certo, ma se da un lato il Consiglio di Stato dice che il settore delle energie rinnovabili è un servizio pubblico locale, dall’altra non si trova corrispondenza per quanto riguarda la tempistica che un servizio del genere solitamente richiede. C’è, in generale, molta confusione. Green economy? Le casse vuote per un comune non possono e non devono rappresentare un ostacolo o addirittura un alibi. Perché la soluzione c’è e sta nel partenariato pubblico-privato. Quindi, se l’ente locale ha delle risorse, in 3-4 mesi può fare e risolvere la cosa con delle gare d’appalto. Se un comune non ha risorse, aderendo al monito europeo per il quale occorre rivolgersi al mercato, può rivolgersi al partenariato pubblico-privato, costituendo ad esempio una società mista. L’unica cosa che non conviene – ha concluso GALLO – è perdere tempo su questa strada.

SABATELLA (VARAT Srl, società impegnata in questa fase nella ricerca e sviluppo delle biomasse di origine legnosa) ha posto molto l’attenzione sugli impianti di cogenerazione e, più in generale, sull’esigenza di un diverso approccio di metodo e di prospettiva alla green economy, senza tabù e senza cliché. In Italia – ha ripetuto – si sbaglia spesso approccio con le rinnovabili. I contributi sono stati e sono mal distribuiti. Una discreta parte alle famiglie, una parte alle imprese e una consistente parte agli investitori stranieri. Su questo settore bisogna avere certezze, non più contributi. Dal primo ottobre prossimo non si sa come sarà il sistema per accedere agli incentivi su tutte le fonti rinnovabili. Bisogna investire ma abbiamo necessità di quella stabilità che, ad esempio – ha concluso SABATELLA – in Germania c’è dal 1995!

Questo post é stato letto 26000 volte!

Author: Cristina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *