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Due sono le strade della letteratura. Alla letteratura si può giungere dalla medesima, oppure vi si approva dalla vita. È, quest’ultimo,il caso di Luigi GODINO. Che a lui la vita sia stata maestra non v’è dubbio. Che sia abitato d’ispirazione e di capacità narrative è ugualmente certo. Dopo ”Poesie d’Olanda”, diario della diaspora, e “L’uomo dei ponti”, romanzo della solitudine e del coraggio, FOBIE DI UNA DONNA, si presenta con la sua maggiore complessità e problematicità, come narrazione dell’amor vitae (amore della vita), che racconta, cioè del recupero della tradizione e dell’esaltazione della dignità salvata dalla natura e dai piccoli e affettuosi gesti quotidiani.
Sono, questi, alcuni dei passaggi della recensione al nuovo romanzo dello scrittore rossanese GODINO, illustrata da Gennaro MERCOGLIANO, critico letterario e scrittore, nel corso della presentazione ufficiale, tenutasi nei gironi scorsi in una gremita sala dell’ex delegazione comunale, a Rossano Scalo.
“Attraverso una psicologia resa precaria da condizioni oggettive e situazioni di partenza – ha detto ancora MERCOGLIANO – il romanzo prospetta la forma d’una rinascita e d’una vittoria sulle sconfitte della vita anche sui mali della società d’un frainteso benessere che consuma e mette a rischio la sostanza dell’essere.
Alla presentazione dell’ultima fatica letteraria del giovane rossanese, evento promosso dall’associazione cittadina IL BALUARDO e patrocinato dal Comune di Rossano, sono intervenuti, moderati da Lenin MONTESANTO, oltre all’Autore, anche l’assessore comunale alla Cultura Stella PIZZUTI, Milena ESPOSITO, scrittrice e membro dell’associazione OCCHI DI ARGO di Agropoli, in provincia di Salerno, Isabella PETRONE, psichiatra presso l’ASL.
La presentazione ufficiale del romanzo, scandito dalla lettura delle pagine più significative dell’opera è stato accompagnato dalle musiche dei LABORROS.
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