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Legalità, libertà e sicurezza. Fede, solidarietà e sociale. Le targhe d’argento del giovane maestro orafo Domenico TORDO a suggello dei piccoli e grandi eventi nel territorio, così come nel resto del Paese. E’ ormai un crescendo importante, degno di nota e che inorgoglisce. Dalla targa dedicata a S.E. Mons. Franco MILITO, nelle scorse settimane ordinato Vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi fino, di recente, alla partecipata manifestazione dell’Ugl Polizia di Stato nel centro storico di Rossano nei giorni scorsi.
La CALABRIA NEL CUORE, sintesi dell’arte orafa del brillante crosiota, è sempre più spesso la ricercata confezione di emozioni intrise di Sud, di orgoglio e di riscatto, quello intelligente, non quello urlato.
Libertà e sicurezza, quali prospettive per il futuro. È stato, questo, il titolo dell’evento ospitato nelle scorse settimane presso la sola rossa di Palazzo San Bernardino al quale il giovane maestro orafo calabrese ha partecipato, invitato a realizzare e consegnare agli organizzatori ed agli ospiti una targa ricordo a Tiberio BENTIVOGLIO, imprenditore noto per aver saputo dire No al pizzo!
Organizzato dall’UGL – Polizia di Stato in collaborazione con l’associazione Liberi e Sicuri, l’evento ha riscosso un notevole successo di pubblico.
Complimenti diffusi il creatore del monile la CALABRIA NEL CUORE, simbolo che non manca mai nelle sue opere, TORDO li ha collezionati anche in occasione dell’ordinazione di S.E.Mons. MILITO a Vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi.
A quest’ultimo, salutato per l’occasione, da un bagno di folla, Domenico TORDO ha consegnato una targa raffigurante il volto del neo-vescovo e l’immagine della Cattedrale che accoglie la guida spirituale rossanese.
Le targhe d’argento, incise a mano, sono sempre più richieste negli eventi e nelle occasioni importanti. Per il pregio artigianale, ma anche per la capacità di farsi portavoce di messaggi diversi, collegati da un unico aggancio culturale insopprimibile: quello di suggerire, soprattutto alle nuove generazioni, in una terra in evidente crisi di identità, la via dell’emozione, del merito e del saper rimboccarsi le maniche per non fuggire e trovare qui le ragioni di un progetto, professionale e di vita.
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