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La gestione del tempo. E’, questa, la vera differenza tra nord e sud. La televisione? Non è cattiva maestra, come scriveva POPPER. Riflette tutto ciò che già esiste nella società, non la altera. Il problema, se c’è, sta a monte. Facebook? Ok, funziona, ma prende tempo e ne abbiamo poco. Mi basta il cellulare! Prima mi sentivo un po’ “montanaro”. Oggi un “oceanico”!
Parola di Cristiana GALLELLA, uno dei TRONISTI di “UOMINI E DONNE” di Maria DE FILIPPI, tra i protagonisti di GIUGNO IN FESTA, la kermesse promossa dalla ABVISION’S in partnership con il Gruppo Espedito DONATO ed il Bar Centrale di Luigi PROVINO, con il patrocinio del Comune di Rossano ed in collaborazione con l’associazione sportiva ICQ ECOROSS, in corso presso il Palazzetto dello Sport Felice CALABRÒ. – Oggi, MERCOLEDÌ 27 GIUGNO, sarà la volta dei LABOBROS e de LA STANZA DI VAN GOGH. – In omaggio e come auspicio per la Nazionale negli Europei di Calcio, GIUGNO IN FESTA SI FERMERÀ PER GIOVEDÌ 28 E VENERDÌ 29. Si riprende, e si conclude, SABATO 30 con il concerto a pagamento di Gianni VEZZOSI.
A febbraio scorso, dopo mesi di conoscenza all’interno del format tv, CRISTIAN ha scelto di conoscere, fuori dagli studi, lontano dalle telecamere, la sua “corteggiatrice” TARA. A distanza di mesi la loro storia dura ancora. Ed insieme, seduti ad un tavolo del Villaggio Camping MARINA di Rossano, li abbiamo incontrati, in una delle 68 date su 75 giorni di quest’estate che trascorreranno quasi per intero al sud. Obiettivo? Una chiacchierata sul ruolo della tv, dei social network, sulle differenze tra Nord e Sud del Paese e sulla meritocrazia nel calcio e nel mondo dello spettacolo. – “Giro l’Italia da circa 5 anni, in lungo ed in largo – esordisce CRISTIAN. Amo il Sud ed ho ormai metabolizzato che la vera differenza col Nord è il modo di vivere, direttamente collegato alla gestione del tempo. Qui trovi qualità della vita, lentezza e quindi anche ospitalità.
Al Nord tutto sembra esser in funzione del lavoro. Qui ti offrono il mondo, a Milano – è diretto – ti danno un bel calcio in culo! La mia passione era e resta il calcio – confessa. Ma nel 2007, dopo esser passato dall’eccellenza fino alla serie C2 (con una chiamata giunta anche da una squadra di Rossano!) ho poi fatto la scelta della tv”. Motivi? “Soprattutto il fatto che nel calcio cambia molto anche la tua vita privata”. – Al suo fianco, TARA fa qualche smorfia e dice la sua: “diciamo che era bravo, ma con un carattere scontroso, aggressivo”. E lui annuisce, sorridente.
E aggiunge: “il fisico poi non ti regge”. Meritocrazia nel pallone e in tv? “E’ una bella lotta” – risponde diplomatico. E Facebook? “E’ immediato – ammette – e funziona anche bene. Ma nella mia gestione del tempo, poco, mi basta il cellulare. E poi Facebook ti azzera l’esigenza di contatto fisico con la gente, per me vitale”. Ok, Passiamo alla Tv. Partendo da LELE MORA. CRISTIAN (che lo ha conosciuto nel 2006) lo definisce “un maestro ed un amico”. Come amico di lunga data è anche il rossanese Espedito DONATO, conosciuto a Vigevano e grazie al quale è venuto a Rossano.
E dove ritornerà – precisa subito. Dicevamo, la Tv. “E’ l’esatto specchio della società. Non è cattiva maestra. Riflette e non altera il reale. Certo – confessa – meglio tenere alta l’attenzione sui contenuti, soprattutto perché (ammoniva bene PASOLINI) tutto quello che vi passa attraverso rischia di passare per oro nello spettatore. Ma è come in politica, tu ti eleggi i tuoi rappresentanti! Se la tv italiana è trash, ciò deriva da una richiesta reale. Vuol dire che il problema, se c’è, sta a monte, è culturale e di sistema pedagogico. Le elezioni misurano un po’ il gradiente culturale di un popolo – aggiunge – un po’ come lo share! Il trash in Italia ha funzionato – prosegue – e la rottura degli schemi, prima del fenomeno reality è stata avviata, guarda caso, dalla celebre schiaffeggiata in diretta con un rappresentante del mondo politico”. Il che forse è vero.
“Ma – dice – anche questa tv cambierà a breve, perché ormai s’è visto di tutto. E ci sarà una nuova rottura di schemi”. Siamo arrivati alla fine dell’intervista. Il futuro? “Parafrasando Franco CASSANO, il sociologo meridionale del Pensiero Meridiano, se fino al 2010 mi sentivo più di montagna, chiuso e limitato, oggi mi sento oceanico, senza orizzonte”. Ma qui la sua TARA non è affatto d’accordo! E dice: “è più di costa”!
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