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Cultura e convivialità. Succede sempre più spesso, negli ambienti più disparati dell’Area Urbana, della Sibaritide e del Pollino, che sia un bicchiere di buon vino in mano a favorire occasioni di incontro, dibattiti informali, conoscenza e scambio di informazioni tra soggetti diversi. È successo ancora, nei giorni scorsi, a Rossano. Questa volta all’interno di un atelier d’architettura, lo ZOOU DESIGN, trasformatosi, per una speciale occasione in una “cantina”. Un autentico successo.
Dalla Cantina TERZINI alla Tenuta COCCI GRIFONI, dall’Azienda Vinicola PATERNOSTER, alla BREZZA BAROLO, da ARCURI SERGIO alle CANTINE SPADAFORA di Donnici. Sono, queste, alcune delle etichette che hanno fatto da cornice all’evento promosso per il 55esimo anniversario dell’Azienda FELICETTI che si occupa di servizi, di distribuzione vini e, in generale, di gastronomia, dal 1957.
All’evento ospitato dai locali con le pareti arredate dalle opere artistiche realizzate con materiale riciclato hanno partecipato anche il fiduciario della sempre più numerosa neo-condotta di SLOW FOOD Sibaritide – Pollino, Lenin MONTESANTO ed i soci Luigi COSENTINO, Walter PULIGNANO e Fortunato AMARELLI, questi ultimi due membri del Comitato di condotta.
Questi, insieme al socio SLOW FOOD Antonio FELICETTI si sono resi protagonisti nella scorsa settimana dell’evento, tra i più importanti del Sud Italia, ospitato dalla storica Fabbrica di liquirizia Amarelli, all’interno della conceria: ASPETTANDO RADICI DEL SUD.
Dell’evento patrocinato dal Comune di Rossano e organizzato da Giovanni GAGLIARDI di vinocalabrese.it in e con il sostegno di Automarine di Corigliano, Ecoross, La Pietra Costruzioni, Comunicazioni Europa, Simet, Amarelli, Biosmurra, Tendenza Shoes, ancora se ne parla.
Il meglio delle etichette calabresi a Rossano degustati dagli ospiti d’eccezione Luciano PIGNATARO, blogger nazionale del gusto, Nicola CAMPANILE, fondatore di “Radici”, l’evento del vino che si svolge in Puglia, Franco ZILIANI, giornalista di fama internazionale in tema di enogastronomia, e Piero SARDO, vicepresidente Slow Food.
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