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C.M. è chiamato a rispondere di una pluralità di reati quali violenza e resistenza a pubblico ufficiale, tentato omicidio aggravato e danneggiamento aggravato perché in Rossano il 28.07.11, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, per futili motivi, rivolgendosi all’appuntato F.G. che stava procedendo ad un controllo nei suoi confronti afferente la circolazione stradale, poiché rinvenuto ala guida del motociclo sprovvisto di documenti e senza copertura assicurativa, dopo aver indugiato ad accostare malgrado le ripetute, chiari e rituali segnalazioni, dopo essersi allontanato dal luogo del controllo, dove i militari durante la compilazione degli atti, stavano attendendo il carro attrezzi e fatto ritorno alla guida di un piccolo fuoristrada, usava minaccia e violenza nei loro confronti per costringere il militare a ritardare l’atto d’ufficio;
In seguito, dapprima allontanandosi nuovamente dal luogo del controllo, probabilmente per tranquillizzare i carabinieri procedenti ed indurli adabbassare il livello di sorveglianza nei suoi confronti, e di poi ritornando e procedendo lentamente sino a fermarsi ad una distanza di cinque metri da loro con premeditazione, aumentando i giri motore e lo spunto alla ripartenza, puntava l’autovettura nella loro direzione , compiva atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte del predetto carabiniere, non riuscendo nell’intento per la pronta reazione dello stesso, investendo il carabiniere F.G. che era ancora intendo a redigere i verbali, provocandogli lesioni personali volontarie giudicate guaribili in giorni 30 provocando, altresì, l’ammaccatura del paraurti posteriore e del cofano del bagagliaio dell’autovettura di servizio dei carabinieri.
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