Rossano (CS), esito positivo per il depuratore

depuratore motta

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Le acque trattate e distillate dal depuratore Sant’Angelo sono pulite. Lo dicono le ultime analisi chimiche effettuate nelle due fasi di trattamento dei liquidi, in quella prima dell’immissione nell’ultima vasca di depurazione ed in quella all’uscita dall’impianto. I prelievi, tra l’altro, sono stati effettuati lo scorso Lunedì 22 Giugno 2015, conseguentemente ad alcune segnalazioni che avvisavano di persistente male odore nella zona marina.

 

Le analisi chimiche delle acque sono state effettuate per conto del Comune dal laboratorio chimico microbiologico IDIM Srl di Rossano, i risultati sono pervenuti lo scorso Lunedì 29 Giugno e sono stati diramati stamani dall’Ufficio ambiente municipale per tranquillizzare bagnanti, turisti ed esercenti balneari sulla salubrità delle acque marine.

 

Di seguito i valori riscontrati nella vasca di clorazione e al momento dell’immissione nelle condotte di rilascio delle acque depurate. Nel particolare, nell’evidenziare che tutti i valori sono ben oltre al di sotto dei limiti consentiti per legge, si evidenzia che in entrambi i prelievi sia la presenza di tensioattivi che del batterio Escherichia Coli è stata pressoché nulla. A dimostrazione che il rilascio in mare delle acque depurate dall’impianto di Sant’Angelo è sicuro e che, così come evidenziato anche dai recenti prelievi effettuati dall’Arpacal e riportati sul sito internet istituzionale del Ministero della Salute – Portale delle Acque, non alterano l’equilibrio marino. Insomma, anche quest’anno, con estrema certezza, il mare di Rossano non solo è balneabile quanto sicuro.

 

Le chiazze che di recente sono state avvistate in acqua, lungo la costa, non sono assolutamente attribuibili a presunti, quanto improbabili scarichi di fogna in mare. Si tratta, infatti, di mucillagine, un processo del tutto naturale provocato dalle alghe sottomarine poste sottostress dal repentino cambio delle condizioni climatiche e delle temperature dell’acqua. Nulla di anomalo, insomma, se si considera che in molte zone del Mediterraneo, anche in aree turisticamente rinomate, questo fenomeno è praticamente quotidiano e si ripete da decenni.

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Author: francesca

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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