Rossano (Cs), esecutivo vigile

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“Nel quartiere di Sant’Antonio, nessun allarme sociale. Nessun degrado ambientale, almeno per quanto riguarda gli interventi che rientrano nelle competenze del Comune. Le strade sono state da poco bitumate e le aree verdi riqualificate. Per quel che riguarda l’edificio ex-Caserma dei Vigili del Fuoco, di competenza della Provincia di Cosenza, ci siamo attivati da tempo per chiederne la messa in sicurezza e la ristrutturazione così da poter utilizzare l’immobile per fini istituzionali. Per quanto concerne, poi, il vecchio deposito giudiziario in un terreno privato, non abbiamo possibilità di intervenire finché la Procura non autorizzerà lo smaltimento “.

 Così esordisce l’assessore alle politiche ambientali Natale Chiarello che chiarisce il fatto dopo aver effettuato un ulteriore sopralluogo con i tecnici comunali.

È necessario – afferma Chiarello – fare delle distinzioni di competenze. L’Amministrazione Comunale non può assumersi anche le responsabilità che sono, di fatto, di altri Enti. Il Governo Antoniotti, fin dal suo insediamento, ha effettuato sopralluoghi nell’ex Caserma dei Vigili del Fuoco e, preso atto del degrado della struttura di competenza provinciale, abbandonata e in condizioni fatiscenti, ha chiesto all’Ente di intervenire e di destinare i locali a palazzo sede di nuovi servizi. A distanza di quattro anni, purtroppo, dispiace, soprattutto a noi Amministratori, constatare che non sia cambiato nulla. Un’ulteriore doverosa precisazione – continua – riguarda i mezzi risalenti agli anni Ottanta, sequestrati dal Tribunale e affidati in custodia ad un privato, sul terreno del quale sono stati depositati. Tutto ciò che rientra, invece, nelle opere di competenza comunale, è stato realizzato e viene monitorato costantemente. È così per la manutenzione delle strade, come per il verde pubblico. La questione della carenza idrica, purtroppo, è una vicenda delicata e complessa che, come più volte abbiamo specificato in quest’ultimo periodo, contiamo di risolvere nel prossimo futuro.La condotta della zona bassa e quindi delle zone che in linea d’aria sorgono a valle rispetto all’asse Piazza Steri – Piazza Santi Anargiri, in cui rientra anche Sant’Antonio,sono servite da una rete vetusta, approvvigionata dall’acquedotto Sorical, che,attraverso un grosso impianto di sollevamento, viene convogliata nel serbatoio di contrada Pantasima e da qui distribuita nella rete idrica cittadina. La citata condotta di sollevamento, per le sue condizioni di usura è soggetta spesso a rotture che generano diminuzione del flusso e, in alcuni casi, l’interruzione totale della portata. Inoltre, la particolare ubicazione della condotta, che per un lungo tratto lambisce il torrente Celadi, rende oltremodo difficile, così come sta avvenendo in questi ultimi giorni, la ricerca della perdita di acqua con l’individuazione della falla, in quanto il liquido si confonde con quello che naturalmente scorre nella valle del Celadi. L’ufficio tecnico Comunale sta già lavorando con l’ufficio Regionale acquedotti in tale direzione con un progetto preliminare che a breve sarà al vaglio dell’Amministrazione Comunale, grazie al finanziamento di un progetto Por già ottenuto. L’attenzione di questo Esecutivo – conclude Chiarello – rimane alta, soprattutto verso le problematiche del Centro Storico, che nonostante le difficoltà economiche evidenti, è interessato costantemente da interventi ed opere di riqualificazione urbana”.

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Author: francesca

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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