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Apertura anno scolastico 2013-2014. Il sindaco Giuseppe ANTONIOTTI, insieme all’assessore alla cultura e pubblica istruzione Stella PIZZUTI hanno inaugurato l’inizio delle lezioni davanti al Tribunale, divenuto emblema, negli ultimi tempi, della battaglia civile che sta coinvolgendo i rossanesi e le popolazioni della Sibaritide. Uno esempio per i giovani affinché imparino a non abbassare la testa di fronte alle ingiustizie e continuino a lottare per l’affermazione dei propri diritti.
L’assessore, ieri, prima di recarsi nel piazzale di Santo Stefano per la cerimonia ufficiale di apertura delle attività didattiche, ha portato personalmente il saluto delle istituzioni nei plessi di Contrada Petra, allo Scalo e Leonardo DA VINCI nel Centro Storico, alla presenza del dirigente Franco Antonio PISTOIA, del corpo docente e degli studenti.
TESTO DELLA MISSIVA, A FIRMA DEL SINDACO E DELL’ASSESSORE PIZZUTI RIVOLTA AI DIRIGENTI, AI DOCENTI, AI GENITORI, AGLI ALUNNI ED AL PERSONALE ATA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE STATALI E PARITARIE DEL COMUNE DI ROSSANO.
Parte un nuovo anno scolastico: nella Scuola si riversano attese e bisogni educativi dell’intera società. Alla Scuola, però, non può essere chiesto di risolvere tutti i problemi che il nostro Paese sta affrontando negli ultimi anni. Ogni Istituzione deve responsabilmente svolgere la propria parte, senza deleghe o confusione di ruoli: la famiglia, la comunità civile, sociale e religiosa, le associazioni, tutti i soggetti che svolgono un’azione educativa. Quest’anno, simbolicamente, l’inaugurazione dell’inizio delle lezioni si terrà davanti al Nostro Tribunale, emblema di Legalità, Giustizia e Cultura.
Un modo per dire ad ogni singolo alunno di continuare a sperare di poter vivere in un mondo in cui la legalità sia sinonimo e garanzia di equità e di libertà. Oggi, più che mai, ognuno di noi è chiamato a svolgere il proprio compito con serietà, competenza e senso di appartenenza.
La Nostra Carta Costituzionale a riguardo non ammette dubbi o incertezze. L’accesso alla Cultura è aperto a tutti: la formazione è un diritto costitutivo della persona e va tutelato attraverso efficaci scelte strategiche della Scuola, in sinergia con tutte le agenzie educative del Territorio. E’ ovvio che non ci può essere istruzione senza educazione; non c’è educazione senza rispetto delle regole; non c’è rispetto delle regole senza la cultura della legalità. E non ci può essere autorità senza quella autorevolezza che deriva dalla responsabilità e dal bisogno di concorrere all’affermazione del bene comune. Un pensiero e un augurio particolare agli alunni disabili: la diversità deve essere vissuta come ricchezza, come opportunità di confronto e di scambio.
La presenza nelle classi di alunni portatori di particolari bisogni contribuisce a dare una visione realistica delle difficoltà che nella vita occorre affrontare e superare, in collaborazione solidale di tutti. Nell’augurare a ciascuno di Voi un sereno e proficuo anno scolastico, ribadiamo che la Scuola è garanzia di riscatto sociale e di libertà.
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