Rossano (CS), Caputo sulla sanità: “Quanta disonestà intellettuale!”

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Da una parte, prendiamo atto che, grazie ad un riuscito evento organizzato dall’Amministrazione Comunale, un manipolo di rappresentanti della minoranza, in cerca d’identità e di consensi, sono almeno riusciti a racimolare un po’ di firme. Dall’altra, purtroppo, si è costretti ancora una volta a constatare l’assoluta assenza di onestà intellettuale, di coerenza e di autocritica da parte di esponenti locali di quel centro sinistra regionale che, dal 2005 al 2010 ha fatto letteralmente pezzi la sanità, consegnando all’attuale esecutivo regionale il triste onere di rientrare da un debito enorme che aveva bloccato i trasferimenti statali.

Ecco perché, leggere certe dichiarazioni, non soltanto false quanto cariche del rituale odio verso la mia persona, testimoniano la persistente inconsistenza di una minoranza che, a distanza di oltre un anno dalla pesantissima sconfitta subita, continua a svilire lo stesso ruolo affidatole dall’elettorato. Gli stessi tre consiglieri, mute statue riflesse allo specchio dell’ex Presidente LOIERO per tutti gli anni del loro malgoverno regionale e locale, sono stati, loro sì, gli autentici co-protagonisti dello smantellamento totale della sanità.

“La sanità in Calabria è come la Fiat a Torino!” Era, questo, lo slogan preferito da LOIERO e condiviso da quanti, anche a Rossano, di tutto si preoccupavano, tranne che della tutela della condizioni future di sostenibilità economica di un sistema sanitario trasformato nella segreteria politica di un partito, a sostegno solo ed esclusivo di determinati interessi clientelari. Il tutto, a danno delle risorse pubbliche e delle strutture regionali. Questa è stata la sanità regionale sotto il centro sinistra avallata, con omertà, da tutti gli esponenti del centro sinistra locale. I danni causati in quegli anni, corrispondono proporzionalmente al gravissimo sacrificio richiesto, in questa difficilissima fase di consequenziale commissariamento della sanità, a tutti i calabresi. Se questo territorio è stato depauperato, se omissioni, silenzi, responsabilità e connivenze vi sono state, sono quelle documentate e consumatesi allorquando compagni e colleghi di TRENTO, MARINO e GRAZIANO distruggevano l’efficienza stessa dell’offerta sanitaria.

Nessuno, nel centro destra, ha mai detto di esser soddisfatto da scelte, assunte da due sub commissari nominati dal Governo nazionale la cui conoscenza della provincia di Cosenza e della conformazione dell’Area Urbana in particolare è forse nota soltanto sulla carta. – Che il decreto 106 vada rivisto, soprattutto per ciò che concerne la sicurezza in riferimento ai reparti operativi, è un dato non solo incontestabile ma che ho detto, spiegato e ribadito in tutte le occasioni. – Il mio impegno quotidiano, chiaro e coerente, senza clamore mediatico, è tutto proteso alla realizzazione più immediata possibile del nuovo Ospedale della Sibaritide, la cui ultimazione azzererà i dualismi che, malgrado le intenzioni di tutti, si stanno oggettivamente determinando. – Per quel che mi riguarda, nel ribadire che quanti vedono e vogliono fronti contrapposti sulla tutela della salute nascondono soltanto esigenze di sopravvivenza politica, sono sicuro che la percentuale dei posti letto in questo territorio possa e debba essere rivista nella fase successiva all’attuale commissariamento, allorquando il Consiglio Regionale redigerà il nuovo piano sanitario.

Altre affermazioni, che chiamano in causa il sottoscritto e che fanno il paio con altre lette in questi giorni a proposito di altre manifestazioni, del tutto prive di fondamento, logica e buon senso, mi paiono soltanto frutto di delirio e destinatarie pertanto di attenzioni diverse, forse mediche, non certo di repliche politiche.

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Author: Cristina

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