Rossano (CS), assolto 36enne dall’accusa di aver violato gli obblighi di assistenza familiare

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Il Tribunale di Rossano in composizione di Giudice monocratico, dott.ssa Rossella Gallo, Pubblico Ministero Dott.ssa Mariagrazia Caliò, accogliendo la tesi difensiva degli avvocati Ettore Zagarese e Giuseppe Vena, ha assolto perché il fatto non sussiste il trentaseienne rossanese A.G.B. imputato perché, in Rossano dal 15.12.2003 ad oggi, abbandonando il domicilio domestico e facendo mancare i mezzi di sussistenza ai figli minori ed al coniuge, si sottraeva agli obblighi di assistenza inerenti alla potestà di genitore ed alla qualità di coniuge.

L’uomo venne ad essere tratto a giudizio presso il locale Tribunale della Città bizantina, a seguito della querela sporta dalla sua moglie, di poi legalmente separata, ove lamentava la sua condotta omissiva verso la stessa e verso i figli.

All’udienza dibattimentale l’uomo risultava essere assistito e difeso dagli avvocati Ettore Zagarese e Giuseppe Vena, entrambi del Foro di Rossano, i quali, unitamente al Pubblico Ministero, provvedevano ad interrogare la querelante nonché sua sorella che confermavano la condotta serbata dall’imputato durante il periodo in contestazione per come narrato in querela.

In sede di discussione orale gli avvocati Ettore Zagarese e Giuseppe Vena, per quanto emerso dall’escussione dei testi interrogati, rappresentavano al giudice che l’imputato non si era sottratto volontariamente, con dolo, agli obblighi familiari imposti bensi lo aveva fatto in ritardo ossia non rispettando puntualmente le scadenze mensili, e che invece per i soldi delle rate non versate lo stesso non aveva potuto provvedervi perché versava in disagiate condizioni economiche a seguito dei numerosi debiti contratti – per vicessitudini familiari –  nel corso del tempo e dei  pignoramenti patiti; pertanto chiedevano al giudice di assolvere l’uomo perché il fatto non sussiste, tesi a cui si associava il Pubblico Ministero.

Il giudice valutato tutto l’incartamento processuale accoglieva la tesi difensiva degli avvocati Ettore Zagarese e Giuseppe Vena ed assolveva l’uomo perché il fatto non sussiste.

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Author: Cristina

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