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La stagione turistica estiva bizantina, passerà alla storia per il suo responso negativo.
Nelle altre località d’Italia e della stessa Calabria sono stati registrati dati positivi con un incremento sostanziale e a due cifre della domanda turistica, al contrario nella città di Rossano si registrano 1.500 arrivi e 25.000 presenze in meno rispetto alla scorsa stagione estiva.
Il presidente della Pro Loco bizantina e dirigente dell’Unpli Cosenza Federico Smurra ha analizzato in anteprima i dati in valori assoluti forniti dall’Ufficio statistico della Provincia di Cosenza. Da una scrupolosa analisi effettuata sui dati turistici dell’ultima stagione, corrispondenti al periodo giugno–agosto 2015, analizzata con appositi indicatori, Smurra dichiara: “E’ emerso che la domanda turistica si è contratta complessivamente del 19% in merito agli arrivi (numero di turisti che giungono in una località in una struttura turistica), e del 9% per le presenze (permanenza giornaliera dei turisti nella località) rispetto allo stesso periodo del 2014 (stagione già negativa). Se si confrontano i dati con l’ultimo quinquennio le percentuali in molti casi raddoppiano. Solo il mese di Giugno ha fatto registrare un dato tendenziale in controtendenza per quanto riguarda gli arrivi pari al +1,37 %, mentre per le presenze il dato segna un +1,27%. Male Luglio che ha registrato un -10,5% arrivi e il – 21% di presenze. Agosto, mese di massima affluenza, è andato peggio con un -16,5% arrivi e – 20% di presenze.
Da segnalare, a senso alternato i flussi turistici stranieri, che hanno fatto segnare un decremento del 6,9% come arrivi ed un incremento del 12,67% come presenze. Per il 2015 la domanda estera si è attestata complessivamente al 2,74 % sugli interi flussi che hanno fatto vacanza nella città bizantina. Se si rapporta al 2014 l’incidenza tendenziale della domanda straniera è negativa ovvero, si è registrato un calo del 6,9%. L’analisi ha illustrato anche la provenienza dei turisti che hanno visitato la città bizantina. Per le regioni italiane al primo posto si colloca la Campania, seguita dalla Puglia. Per quando riguarda gli stati esteri, la nazioni da dove proviene il maggiore flusso di turisti stranieri è la Germania, seguita dalla Francia..
Inoltre l’analisi identifica la tipologia di struttura preferita dai vacanzieri. Gli italiani prediligono maggiormente quelle alberghiere mentre, gli stranieri preferiscono quelle extra-alberghiere.
In merito alla permanenza media dei turisti nella località rossanese – continua Smurra – essa si attesta complessivamente a 7 giorni con un incremento complessivo di mezza giornata rispetto al 2014. Gli italiani hanno trascorso circa 7 giorni nella località rossanese mentre, gli stranieri hanno trascorso circa 8 giornate nel periodo osservato.
In merito all’offerta turistica rossanese, la capacità ricettiva media della località è incrementata rispetto al 2014 dello 0,3%. Cambia, ma al positivo il rapporto bagni/camere rispetto all’anno precedente. Quest’ultimo indicatore di qualità, si attesta al 51,6 %, ovvero significa che abbiamo circa 52 bagni ogni 100 camere.
In merito al grado di utilizzazione delle strutture, esso si attesta a circa il 7,5% nel periodo osservato, con una forte contrazione rispetto al 2014, pari a circa il 65%.
La pressione turistica sulla località ha registrato nel periodo osservato 10 turisti circa ogni kmq, con una contrazione pari al 50% rispetto al 2014. Nello stesso periodo abbiamo avuto una densità totale, ossia turisti più residenti, pari a circa 254 individui per ogni kmq. Inoltre, dobbiamo segnalare che abbiamo avuto circa 4 turisti ogni 100 residenti, con una contrazione pari al 50% rispetto al 2014″.
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