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“Alluvione, quali sarebbero le ombre e i sospetti sull’individuazione delle somme urgenze da destinare ai lavori per far fronte all’emergenza? Come al solito qualche consigliere di minoranza continua a parlare del nulla, cercando di creare scalpore e polemiche inutili, speculando come sciacalli sui drammi patiti dal territorio. Probabilmente il capogruppo del Partito socialista avrebbe potuto dissipare da tempo i suoi dubbi e sgombrare la mente da ogni sospetto se solo, nei giorni dell’emergenza, lui o chi per lui, fosse stato presente presso il centro Com della Protezione civile a dare un sostegno alla macchina operativa degli interventi. Si sarebbe reso conto, di persona, delle innumerevoli criticità e dei gravi problemi causati dalla violenza di un evento alluvionale imprevedibile ed eccezionale. Solo bugie e inutili illazioni!”
Così l’Amministrazione comunale precisa rispetto alle accuse rivolte dal consigliere comunale Leonardo Trento, apparse stamani, giovedì, 1 ottobre, sulla stampa locale, paventando sospetti e dubbi sulla gestione delle somme urgenze deliberate dall’Esecutivo per gli interventi post alluvione del 12 agosto scorso.
“Avremmo potuto fare a meno di precisare e di creare ulteriori strascichi ad una polemica del tutto ingiustificata, sulla gestione delle emergenze, che ferisce ulteriormente una Città già provata dagli effetti del nubifragio, se solo il capogruppo Trento avesse avuto il buonsenso di leggere le carte ed i verbali che gli sono stati consegnati, nella pomeriggio di ieri, dagli uffici comunali. Nei quali sono riportate le risposte a tutti i dogmi paventati dal consigliere di minoranza. È chiaro che la Giunta non avrebbe mai potuto approvare una delibera senza il supporto di documenti tecnici. Com’è altrettanto chiaro e solo chi non vuole saperlo fa finta di non capire che i lavori di somma urgenza non sono stati stabiliti ad libitum dal Sindaco ma concordati, coordinati e programmati dagli uffici comunali, dall’Autorità di bacino e dalla Protezione civile regionale e ratificati dalla Prefettura di Cosenza. Non sono stati individuati interventi a caso o a discrezione personale, ma solo quelli, così come prevede la legge, necessari per far fronte all’emergenza. E a proposito, è doveroso chiarire, per l’ennesima volta, che nell’attuazione delle opere di somma urgenza sono state coinvolte tutte le ditte operanti in Città e sul territorio che avessero i requisiti e soprattutto che fossero dotate di tutti gli strumenti idonei a compiere i lavori in totale sicurezza e con celerità.
Tutti gli interventi sono in cantiere. Molti sono già in stato avanzato di esecuzione, per altri, invece, è in corso la progettazione in quanto è stato necessario avviare una fase di studio geologico e strutturale. In qualunque caso, così come vuole la normativa in materia, i lavori di somma urgenza saranno gestiti e realizzati secondo le priorità dettate dal Commissario straordinario per la gestione dell’Emergenza, dalla cui discrezione dipenderà anche l’eventuale realizzazione di altre opere d’urgenza.
Questi i fatti, che sgombrano il campo da ogni ulteriore polemica.
Così come quella nata attorno al presunto riversamento di materiale inerte di risulta da lavori pubblici nell’alveo del torrente Fellino. Gli uffici – concludono – hanno effettuato tutte le verifiche del caso che ancora una volta smentiscono le abominevoli sciocchezze di qualche sciacallo. Piuttosto, proprio in questo torrente, a seguito dei lavori di pulizia autorizzati dagli Enti preposti, sono stati rinvenuti diversi scarichi abusivi di pozzi neri, ormai in disuso, ma che negli anni scorsi hanno arrecato, in modo silente, notevoli danni all’ecosistema”.
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