Questo post é stato letto 23340 volte!
Marra e Bruno: necessario rendere produttivi quelli esistenti in Calabria e fare sistema
<<Occorre insistere sul problema dei rifiuti perché è una questione di civiltà, prima ancora che un’emergenza. È impensabile una società moderna costretta a convivere con cumuli di immondizia ai lati delle strade, cassonetti strapieni e, quel che è peggio, discariche ormai colme, abusive, inquinanti e preda di affari illeciti».– A dichiaralo sono Salvatore Marra ed Elisa Bruno, entrambi esponenti del movimento CasaPound Italia.
«Il responsabile regionale del movimento Mimmo Gianturco – prosegue Marra – ha ribadito più volte la nostra contrarietà all’ampliamento delle discariche, affermando la nostra preferenza per uno smaltimento alternativo dei rifiuti. Alle discariche preferiamo senz’altro i termovalorizzatori che, garantiscono la produzione di energia, e, quelli ionizzanti, di ultima generazione, hanno impatto zero sul territorio. Ma la soluzione che auspichiamo e sulla quale oggi ritorniamo resta l’azzeramento dei rifiuti inutilizzati».
«E’ solo di qualche settimana fa – aggiunge Elisa Bruno – la polemica tra il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e quello di Cosenza Mario Occhiuto in merito all’uso delle discariche calabresi. Noi, che rappresentiamo entrambe le province oggetto del contendere, diciamo no ai campanilismi a danno dei cittadini e pretendiamo fatti».
«Le cifre – sottolineano Bruno e Marra – parlano chiaro: la Calabria, stando a dati colpevolmente poco aggiornati e trasparenti, produce non meno di 915.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani ogni anno. Appena il 12% è differenziato. Ma è soprattutto un altro il dato che ci fa riflettere: esistono nella nostra regione ben sette impianti per il trattamento a freddo dei rifiuti (TMB- trattamento meccanico biologico). Ebbene, un impianto del genere, se sfruttato a pieno regime, può consentire lo smaltimento ad impatto zero, ovvero il riutilizzo, di ben 100.000 tonnellate di rifiuti. In Calabria questi impianti garantiscono la semplice vagliatura, cosicché il grosso dei rifiuti finisce comunque ad essere smaltito presso termovalorizzatori o, peggio, discariche. Così come ci sono otto impianti di compostaggio, dove però arriva appena il 10% dei materiali potenzialmente trattabili».
«La soluzione al problema dei rifiuti – concludono –, pur se non immediata, dunque esiste ed è necessario investirci su e crearci un’economia. È per questo che CasaPound Italia intende portarla avanti con decisione, rifiutando la logica di chi, invece, anche tra i politici, si volta dall’altra parte».
Questo post é stato letto 23340 volte!