Rfiuti, quota differenziata: delucidazioni al sindaco di Casale Bruzio (Cs)

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Il Prof. Salvatore Iazzolino, Sindaco del Comune di Casole Bruzio, in provincia di Cosenza, ha fatto visita questa mattina alla sede centrale di Catanzaro dell’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal) per incontrare il Direttore Scientifico, dr. Oscar Ielacqua, ed il Responsabile del Catasto regionale rifiuti, Dr. Clemente Migliorino.

Motivo dell’incontro, la corrispondenza dei dati sulla raccolta differenziata del suo Comune rispetto al Report Rifiuti che l’Arpacal, in quanto titolata alla gestione del Catasto regionale rifiuti, realizza annualmente, raccogliendo ed elaborando i dati sulla produzione di Rifiuti Urbani e Raccolta Differenziata riferiti a tutti i Comuni della Regione Calabria, e distinti per Categorie merceologiche secondo i Codici identificativi CER.

Il Sindaco Iazzolino, nei giorni scorsi, aveva infatti criticato sulla stampa locale i dati pubblicati dall’Agenzia ambientale, facendo notare, da parte sua, che la quota di differenziata indicata nel Report con il codice identificativo dedicato alla frazione organica, era differente dai dati in possesso al Comune.

Il dr. Ielacqua, nel ribadire la piena disponibilità dell’Arpacal ad assistere i Comuni in questo importante aspetto della gestione dei rifiuti, ha spiegato al sindaco Iazzolino quali siano le normative nazionali, e quindi le competenze assegnate ai Comuni, riferite alla differenziata. E’ stato ribadito al primo cittadino, inoltre, come le Linee guida che l’Arpacal ha approvato per la realizzazione del Report, si riferisce a metodologie e protocolli approvati dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca dell’Ambiente); linee guida, peraltro, comunicate a tutti i Comuni nella fase di raccolta dei dati.

“Abbiamo spiegato – ha detto Ielacqua a margine dell’incontro cordiale e collaborativo – che le competenze del Sindaco, di qualsiasi Comune, non si fermano alla consegna dei rifiuti differenziati ai soggetti deputati, ma deve seguire con un controllo di tutta la filiera del rifiuto sino alla conclusione di tutte le operazioni di smaltimento, trattamento o valorizzazione; il sindaco, quindi, conclude le sue competenze ricevendo tutte le documentazioni che dimostrano, dati alla mano, che fine ha fatto il 100% della quantità di rifiuti prodotti nel suo Comune”.

“Dai controlli incrociati che siamo tenuti a fare – ha aggiunto il responsabile del Catasto regionale rifiuti, dr. Clemente Migliorino accompagnato al funzionario, dott. Fabrizio Trapuzzano – abbiamo verificato che, per il Comune di Casole Bruzio, una quota della differenziata che andava trattata come “organico” non era stata qualificata come tale dall’impianto di trattamento e, quindi, era confluita nel processo del rifiuto indifferenziato, determinando una modifica dei valori finali della produzione di differenziata per quel paese”.

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Author: mario.labate

mario labate - collaboratore presso la testata ntacalabria.it

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