Rende (CS), XXIV edizione del Memoria-Meeting, dall’Università alle scuole per non dimenticare

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Da martedì 24 a venerdì 27 gennaio si rinnova l’appuntamento del Memoria-Meeting, la tradizionale rassegna culturale incentrata sui temi forti della storia e della memoria del Novecento, che giunge quest’anno alla sua XXIV edizione.

Ventiquattro anni di convegni, conferenze, spettacoli, incontri con testimoni, mostre, presentazioni di libri, musiche, proiezioni e performances – tutti caratterizzati da uno standard qualitativo di alto profilo – hanno fatto ormai del Memoria-Meeting un evento assai apprezzato a livello nazionale, nonché la più longeva  manifestazione culturale italiana incentrata sulle tematiche della storia e della memoria.

Il  Memoria-meeting, che è promosso dalla Fondazione Ferramonti di Cosenza in stretta collaborazione con l’Università della Calabria, è divenuto anche – a partire dal 2001 – un modo diverso di onorare la ricorrenza del Giorno della Memoria, un laboratorio culturale che si sviluppa e si rinnova, di anno in anno, in sinergia con le istituzioni scolastiche e le realtà culturali che operano sul territorio e sono interessate all’analisi del complesso rapporto fra storia, memoria e società contemporanea.

Sin dalla prima edizione, l’idea portante di questa rassegna è stata quella di offrire un’occasione di “incontro” (è questa, del resto, la principale accezione del termine meeting) tra culture ed esperienze. Ma anche quella di favorire una maggiore presa di coscienza sul passato scomodo e rimosso, attraverso un’interazione di tipo nuovo con la storia e la memoria.

Per l’edizione 2012 la staffetta della memoria partirà il pomeriggio del 24  gennaio dall’Unical con il seminario “Gli usi politici della nostalgia”, organizzato dalla Facoltà di Scienze politiche in collaborazione con la Fondazione Ferramonti, in riferimento ad un recente studio curato da Rolf Petri (Nostalgia. Memoria e passaggi tra le sponde dell’Adriatico). Dopo i saluti del preside di Scienze politiche Guerino d’Ignazio, interverranno Paolo Jedlowski, Alberto Ventura, Antonella Salomoni, Lorenzo Migliorati, Olimpia Affusoe lo stesso Petri.

La staffetta della memoria passerà, poi, alla Libreria Ubik di Cosenza dove, alle 18 del 26 gennaio, verrà presentato il libro Lettere di Ernst Bernhard a Dora Friedländer dal campo di internamento di Ferramonti e Lettere di Dora da Roma (1940-1941), presenti gli storici Carlo Spartaco Capogreco (presidente della Fondazione Ferramonti) e Klaus Voigt (della Technische Universität di Berlino). Il libro, curato da Luciana Marinangeli per i tipi di Nino Aragno, presenta al pubblico il carteggio intercorso tra il grande terapeuta ebreo Ernst Bernhard – colui che introdurrà in Italia la psicoterapia junghiana – e la propria compagna: internato in Calabria, Ernst scrive, in un italiano zoppicante, centoquaranta lettere che ci danno di lui un ritratto inedito e documentano, tra l’altro, il grande coraggio e l’intelligente strategia di resistenza che ha saputo trasmettere all’amata Dora, rimasta sola e impaurita a Roma.

Il Memoria Meeting si concluderà il 27 gennaio con un seminario di studi, a partire dal volume “Gli ebrei in Albania sotto il fascismo. Una storia da ricostruire”, edito dalla Giuntina, che si terrà nel Liceo Ginnasio di San Demetrio Corone. La scelta del luogo non è casuale: il Meeting dedica il Giorno della Memoria alle comunità italo-albanesi nella capitale culturale della minoranza arbëreshe. I saggi presenti nel volume approfondiscono una pagina di storia finora trascurata: la condizione degli Ebrei in Albania, dal Regno di Zog fino all’invasione italiana e all’armistizio dell’8 settembre. La giornata avrà inizio con i saluti del dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Antonio Iaconianni, del sindaco Cesare Marini, dell’assessore provinciale Maria Francesca Corigliano, del vice prefetto Di Martino, dell’Ispettore Miur Francesco Fusca e dell’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri. Interverranno quindi Carlo Spartaco Capogreco – in qualità di coautore del volume “Gli ebrei in Albania sotto il fascismo” –, l’ambasciatore Mario Bova, presidente dell’Associazione “Occhio Blu” per le relazioni culturali italo-albanesi, Francesco Altimari, prorettore dell’Università della Calabria, Shaban Sinani, responsabile del Centro studi albanologici di Tirana e Giovanni Cimbalo, dell’Università di Bologna.

Il Memoria Meeting 2012 si avvale del patrocinio del Ministero dell’Istruzione, Regione Calabria, Provincia e Comune di Cosenza, Università della Calabria, Unione delle Comunità ebraiche italiane, ed è realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia dell’Unical, la Fondazione Unical “F. Solano”, la Libreria Ubik di Cosenza, il Liceo “Marini” di San Demetrio Corone, l’Osservatorio “Ossidiana”.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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