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La Sezione Distrettuale di Catanzaro dell’Associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani riprende la sua attività formativa organizzando un importante meeting sul tema “Mass media e social network – tra crisi della famiglia e tutela dei minori” che si terrà venerdì 27 gennaio 2012, alle ore 16.30, presso la sala convegni De Cardona della sede direzionale BCC Mediocrati di Rende (CS).
Patrocinato dall’Ordine degli Avvocati di Cosenza, questo evento si occuperà di analizzare quale influenza e quale importanza rivestono queste due tipologie di strumenti all’interno del ménage familiare, soprattutto nel rapporto genitori-figli.
Per il tema scelto risulta essere un momento di approfondimento culturale di grande attualità, ma soprattutto di grande rilevanza sociale. I lavori del convegno, moderato dall’addetto stampa regionale dell’AMI, Valerio Caparelli, saranno aperti dall’intervento introduttivo dell’avvocato Margherita Corriere, presidente della sezione distrettuale di Catanzaro dell’AMI. Non prima, però, dei saluti del presidente uscente dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, Oreste Morcavallo, e di S.E. il Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro.
Le relazioni sono state affidate a tre illustri conferenzieri: la giornalista Giulia Fresca, il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, e l’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell’associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani. Sarà proprio lui a concludere i lavori, presentando per la prima volta in Calabria il suo ultimo saggio di successo, intitolato “I Perplessi Sposi”.
Sarà con i contenuti di questo libro che l’avvocato Gassani attraverserà i tanti risvolti insiti nel fallimento dei matrimoni, anche a causa delle tante insidie informatiche che oramai contaminano sempre più le unioni tra coniugi. Questo saggio, ironico quanto disperato, ricco di dati statistici recenti e di storie vere che mostrano tutti i mali della giustizia familiare e dei nuovi costumi degli italiani, è un’indagine sul mondo dei matrimoni che finiscono in tribunale. Dove, però, oltre al continuo e drammatico aumento delle separazioni e dei divorzi, con sempre maggiore frequenza, a farne le spese sono quasi sempre i figli, minori contesi e spesso usati come espediente da uno dei due componenti della famiglia.
Sempre più, tra le principali cause del continuo aumento di separazioni e divorzi in Italia e nel mondo occidentale, sembra esserci la presenza del cosiddetto nuovo “terzo incomodo”: ovvero, il social network. Un elemento di novità nell’era della globalizzazione che presenta due facce della stessa medaglia: l’innovazione e il miglioramento della comunicazione tra soggetti lontani, da una parte, ed elemento di insidia o di potenziale minaccia per adulti e minori, dall’altra.
Da registrare, a tal proposito, la dichiarazione del sociologo Antonio Marziale, peraltro consulente della Commissione Parlamentare per l’Infanzia, che a riguardo del convegno di Rende (CS) si è così espresso: “Il messaggio mediatico è seducente, riduce le distanze rispetto alle mete e all’emozioni esotiche, finendo per depotenziare l’azione di quanti, tra genitori ed educatori, sono preposti alla cura dei soggetti in età evolutiva, con inevitabili ricadute nei rapporti intrafamiliari. Promuovere azioni di conoscenza del medium significa, nell’era della globalizzazione, rendere alla società un prezioso contributo in termini di crescita e integrazione”.
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