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Regioni fragili & Politiche forti, questo il tema della tavola rotonda che Lilia Infelise condurrà nell’ambito del primo forum internazionale ‘Calabria 2020’, organizzato da Regione Calabria – Assessorato alla Cultura e Unioncamere Calabria.
Mercoledì 15, alle ore 10.15, presso l’hotel Mercure di Rende (Cosenza), l’economista coordinerà gli interventi di Sebastiano Fumero (Commissione europea), Matthew Heim (Nine Sigma), Angelo Santino (CNR ISPA). Parteciperanno anche Maurizio Vaglio (Texbima Consortium), Renzo Provedel (FareImpresa) ed Emilio Leo (Lanificio Leo). I relatori operano nel campo dei servizi avanzati all’innovazione (open innovation, technology intelligence …), del tessile, delle biotecnologie industriali.
Sarà proiettata l’intervista fatta da Lilia Infelise a Emiliano Duch, in collegamento da Washinghton, sul tema ‘Capitale umano e cluster management in aree fragili’. Direttore della Barcellona Clusters Summer Schools, Emiliano Duch lavora tra Barcellona e Washington e insegna ad Harvard. È, inoltre, membro del Center for Competitiveness presso la IESE Business School.
La crisi costringe a rivedere i modelli di sviluppo. Il baricentro dell’economia si sposta sempre più a Est ed a Sud. Il possesso di conoscenze che altri non hanno fa la differenza. A fronte di un tale contesto, a partire dal 2000, l’Europa indica ai paesi membri la via dei poli di innovazione.
Per Lilia Infelise la creazione di poli competitivi a livello mondiale in Calabria non è utopia: «in questo quadro di stravolgimento del contesto geopolitico la Calabria ‘è di mano’ -afferma – ce la può fare, se vuole». Secondo l’economista, gli interventi di natura economica non possono limitarsi a dare una boccata di ossigeno a università, centri di ricerca, imprese, ma devono creare un sistema favorevole all’innovazione.
L’economista indica gli elementi indispensabili a un progetto di tale portata: lungimiranza della PA regionale, fondo per l’innovazione e servizi di venture capital attraverso la creazione di un’apposita società regionale, fluidità dei processi burocratici, manager dei cluster capaci di creare sinergie e costruire consenso, gioco di squadra con le Province al fine di «utilizzare le risorse destinate ai piani tematici territoriali – che il POR prevedeva di avviare entro luglio 2009 – siano utilizzate, contestualmente al programma poli, per programmi di ‘community re-generation dei territori’, ovvero di riqualificazione ambientale integrata (installazione delle bande larghe, carte di qualità dell’ambiente rurale e urbano, trattamento rigoroso dei rifiuti, riqualificazione delle infrastrutture e delle risorse umane della filiera ospitalità …)».
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