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Il 19 gennaio 2013 al Museo del Presente di Rende si è celebrato il I° Congresso Regionale del Sindacato. Approvata la mozione “Alternativa Sociale e Forense” che si richiama alle posizioni del segretario regionale Carlo Paduano è iniziato il percorso di aggregare dal basso forze, associazioni e movimenti per porre un freno al degrado politico del Paese. Hanno già aderito a tale processo il SAP (Sindacato Autonomo di Polizia), il CODISS (Comitato Difesa Sviluppo Sostenibile), il CONFSAL-UNSA (Unione Nazionale Sindacati Autonomi).
La mancanza di strumenti democratici e di partecipazione sia per gli avvocati che per tutte le altre categorie lavoratrici e non, visto che il lavoro non è più il fondamento del nostro Paese, sostituito di contro dalla rendita e dalla speculazione finanziaria, impedisce il cambiamento ed il ritorno all’assetto costituzionale, base della nostra società.
In tale ottica è stata approvata la riforma dell’ordinamento forense, incostituzionale ed in contrasto con la normativa europea, il Codice dell’Avvocato Europeo il Codice Deontologico Europeo. L’avversione al sistema così plasmato, in democrazia, deve esprimersi canalizzando il dissenso in organizzazioni di contrasto, che da un lato manifestino la disapprovazione e dall’altro creino l’aggregazione per nuove politiche incentrate sull’intervento dello Stato nell’economia, riaffermando il principio che lo Stato ovvero il popolo è sopra tutto e sopra gli interessi individuali e nella specie egoistico-economici di pochi.
L’attuale campagna elettorale è eversiva ed incostituzionale perché l’unica vera liberalizzazione che andava attuata era quella politica e non quella dei tassisti e delle parafarmacie. L’esito elettorale certo, la conoscenza dei 945 nominati in anticipo, rende illegittima la composizione del nuovo Parlamento, che non è più l’assemblea dei “rappresentanti del popolo” ma i rappresentanti di poteri contrari al popolo.
Per tutte queste finalità il Sindacato propone da un lato il supporto e l’aiuto, con le proprie professionalità, a tutte le organizzazioni umanitarie, non governative, caritatevoli ed anche confessionali, in maniera totalmente gratuita, quale opera in supplenza del Governo, che non allevia le sofferenze dei cittadini ma addirittura le aggrava; dall’altro la promozione, la condivisione, l’aggregazione di movimenti, associazioni, strutture di elaborazione culturale, politica, economica e normativa per un nuovo modello sociale da instaurare.
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