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Il nostro territorio continua ad essere sotto continuo l’attacco di speculatori.
Mentre a stento cittadini delle varie località ioniche, da Cassano allo Jonio a Cariati, stanno tentando di risollevare le sorti di un territorio in crisi nonostante le enormi risorse di cui dispone, sta per andare in porto un progetto che ne affosserebbe definitivamente l’economia ed il turismo: una discarica di rifiuti speciali.
Appuriamo infatti che, nonostante le numerose denunce ed irregolarità, lo scellerato progetto della discarica di Scala Coeli-Cariati rischia di andare realmente in porto.
Per chi non lo sapesse, si tratta di una fossa da centomila metri cubi da riempire con amianto, scarti industriali, fanghi esausti, ceneri dell’incenerimento e altro: tonnellate di veleno non molto distanti dai centri abitati e dalle falde acquifere che poi finiscono nel nostro mare.
Tutto questo perchè? Per offrire un servizio ai cittadini? Per risolvere un problema del territorio? Niente di tutto questo, semplicemente per speculare privatamente facendo pagare alla collettività i costi di questo ennesimo scempio.
La Pertusola di Crotone, le ferriti di zinco di Cassano, le discariche di Bucita e di Olivellosa (Rossano), centrali, elettrodotti, disboscamento, taglio dei treni, strade da terzo mondo: questi sono i risultati decennali di una classe dirigente che continua, a braccetto con gli speculatori, a perseguitare il nostro territorio.
I cittadini sono stanchi di pagare i guadagni di una cricca. Non permetteremo un altro scempio che trascinerebbe la nostra economia ancora più in basso, colpendo prima di tutti agricoltori e operatori turistici, con nuove perdite di posti di lavoro e ancora meno prospettive per un’intera area.
Intendiamo chiamare a raccolta tutti i cittadini per difenderci da questo nuovo attacco, dalla Sibaritide ai confini meridionali della provincia di Cosenza, per una mobilitazione che non parli solo di discariche, ma che dia anche prospettive di sviluppo e valorizzazione delle nostre risorse.
Ai veri motori della nostra economia, ovvero agricoltori e operatori turistici, alle loro associazioni territoriali e di categoria, rivolgiamo un appello particolare, affinché siano in prima fila a dimostrare che in Calabria si può creare economia anche senza essere ‘ndranghetisti, inquinatori o poltronieri.
Ci rivolgiamo anche a quei pochi amministratori che in questi anni hanno dimostrato coerenza e comprensione di queste gravi violazioni del diritto alla salute e dell’equità sociale, affinché prendano pubblica posizione rispetto alla discarica di Cariati-Scala Coeli e utilizzino tutti i mezzi a loro disposizione, avviando parallelamente una discussione partecipata sul futuro di quest’area a partire dalle infrastrutture e dall’occupazione.
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