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Gli ultimi avvenimenti verificatisi a livello locale e regionale impongono qualche riflessione:
A dispetto di maschere e saltimbanchi e di ogni e qualsiasi manovratore di turno o improvvisato portatore di indebito scettro fuori dal tempo e dalla storia, almeno la nostra,
Vivaddio siamo nati Liberi, siamo Liberi e resteremo Liberi!!!
“Nati non foste a viver come bruti …” ma i bruti esistono e sono coloro i quali vivono nel recondito desiderio di spadroneggiare a destra ed a manca e che per muoversi indisturbati auspicano che una coltre di subdola ed omertosa quiete avvolga ogni luogo e sentimento.
Sono tanti, però, gli altri che non solo si battono ma semplicemente vivono con correttezza e dignità, e sappiano gli stolti che non prevarranno.
L’indifferenza è sempre stata il grande “affare” dei furbi senza scrupoli, parassiti incalliti che hanno realizzato le loro immeritate fortune sul raggiro del prossimo elevato alla massima potenza e questo in ogni settore e livello della cosiddetta società civile, economica e politica.
Scrivo da cittadino, perché la libertà è bene supremo di ognuno e tutti devono contribuire a preservarla per se stessi e per quelli che verranno, come altri hanno fatto per noi.
Certamente la personale libera determinazione finisce là dove inizia quella degli altri e bisogna essere rispettosi e corretti al di sopra di qualsiasi posizione e condizione; l’uomo vale per ciò che è e non per quello che può avere o rappresentare.
Ma nel contempo bisogna essere decisi, determinati ed inflessibili nei confronti di coloro che si rendono artefici e protagonisti di ipocrisie e falsità con atti e comportamenti che hanno il solo preciso e malcelato scopo di denigrare e danneggiare chiunque ad ogni livello e settore esprime il proprio disinteressato pensiero e parere; e questo succede di sovente specie negli ambienti politici e della comunicazione.
La politica che rifugge da apertura, dialogo, confronto e che personalizza ogni critica, non di rado persegue fini particolari e parziali.
La comunicazione televisiva e giornalistica, settore delicato e nevralgico, è spesso oggetto di condizionamenti o di attacchi inusitati e violenti a causa dell’ imparzialità nel portare semplicemente a conoscenza la pubblica opinione di atti e fatti diversamente nascosti o volutamente oscurati.
La non conoscenza è il mare magnum dove si esprime senza limiti l’ingordigia di ogni deviato potere.
Atteggiamenti prevaricatori ed offensivi che si trasformano in arroganza, prepotenza e sopruso, costituiscono veri e propri sistemi di intimidazione ai quali bisogna opporsi contrastandoli con fermezza, costi quel che costi, senza alcuna subalternità e compiacenza.
Sarà capitato ad ognuno imbattersi in sfrontatezze ed insolenze, in comportamenti e reazioni che mirano a condizionare e limitare il personale libero arbitrio; a volte per quieto vivere si lascia correre, si fa finta di non vedere né sentire; ma oggi tutto ciò non può essere più tollerato; se ci guardiamo intorno, questo è un lusso che non ci si può permettere.
Nessun timore ne paura e se qualche volta il dubbio assale, pensiamo a chi ha combattuto per farci esprimere i nostri pensieri e godere del nostro stato di uomini liberi; nessun baratto, favore o riverenza può giustificare la negazione di se stessi.
Un solo dovere, essere cittadini e non sudditi, spalle dritte, testa in alto e senza cappello in mano!
È la libertà che rende vivibile l’esistenza, non sprechiamola.
I titolari di lingua biforcuta appartenenti alla compagnia dei giullari, sono i veri mendicanti di questa società; serpenti, vipere o conigli sguinzagliati, pur sempre miseri, meschini e gretti d’animo senza limiti; sepolcri imbiancati belli a vedersi all’esterno ma dentro pieni di ogni putridume, la loro non è vita ma condanna.
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