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Azzerare la Sanità a Praia a Mare, è questo il comando non scritto ma che detta legge negli ambienti dell’Azienda Sanitaria Provinciale rendendo vana ogni e qualsiasi norma esistente, scritta ed approvata per l’attuazione del pur famigerato Piano di Rientro.
Non basta aver chiuso l’Ospedale, non basta aver eliminato i livelli anche minimi di assistenza, non basta aver distrutto la rete di emergenza urgenza; bisogna fare di più e quindi ogni ordine e disposizione anche a prima vista insignificante deve tendere verso quest’unico obiettivo: rendere terra bruciata ciò che era presidio di vitalità.
Succede quindi che la Tac non funziona dal mese di Aprile del 2012 con l’impossibilità di effettuare qualsiasi esame normale di contrasto ed esami di pronto soccorso; il mammografo è stato bloccato da tempo nonostante la funzionalità dello stesso; reparti resi inesistenti per eliminare qualsiasi carico di lavoro; ed in ultimo per garantire il totale disservizio ed allontanare l’utenza ecco il malfunzionamento del Cup.
Rendere difficile la prenotazione di servizi ed esami ed il pagamento dei tiket vincolati a determinati orari è l’arma bianca utilizzata per togliere ogni funzionalità all’ormai ex presidio ospedaliero.
Fatti concreti segnalati: da fine ottobre per prenotare un ecodoppler si è stati rinviati a “dopo le feste” cioè il 5 novembre, in tale giorno nessuna risposta dal Cup; ritelefonando il 6 novembre è stato risposto che la prenotazione andava fatta direttamente al Capt di Praia; ulteriore telefonata la mattina del 7 novembre nessuna risposta dal Cup; evidente la totale incertezza e confusione.
Relativamente alla Radiologia, tutto ciò, unitamente all’inventato sistema di prenotazioni non progressive che vengono disposte per segmenti giornalieri anziché per pazienti, comporta l’inutilità di macchine e personale costretto a far nulla.
Ma attenzione è proprio questo l’obiettivo, tale reale stato di improduttività potrà motivare ciò che sin da ora si vuole fare: smantellare qualsiasi altra strumentazione da utilizzare in altro sito.
Sbagliare è umano, perseverare nell’errore ancorché a danno di cittadini inconsapevoli è più che diabolico ma le decisioni di responsabili e dirigenti continuano ad andare in tale direzione, il tutto per giustificare la scellerata ed incomprensibile scelta di chiudere l’Ospedale di Praia a Mare, unico e vero ospedale del tirreno cosentino.
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