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Il dipartimento provinciale di Cosenza dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria), attraverso il suo Laboratorio Fisico, diretto dalla dr.ssa Raffaella Trozzo, ha realizzato il “Rapporto tecnico sulle analisi radiometriche su campioni ambientali prelevati sul territorio costiero dello Jonio cosentino” relativo all’annualità 2014.
L’esito di questo lavoro, già consultabile sul sito web dell’agenzia ambientale calabrese all’indirizzo www.arpacal.it (sezione Tematiche Ambientali > Radiazioni e Rumore), è stato presentato oggi dall’ing. Giacomina Durante, tecnico del laboratorio fisico Arpacal di Cosenza, nel corso del XXXVI congresso nazionale di radioprotezione che si sta tenendo a Matera sino a venerdì prossimo.
“Questo complesso lavoro di monitoraggio – ha illustrato l’ing. Durante – è stato realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione di Rossano dell’ASP di Cosenza, guidato dal dr. Martino Rizzo, e si è sviluppato lungo un accurato ed intenso lavoro di campionamento e analisi di laboratorio. Sono stati, infatti, prelevati campioni di sabbia di mare, per valutarne la distribuzione dei radioelementi naturali ed antropogenici . In particolare, sono state prese in considerazione zone ambientali in cui sono presenti corsi d’acqua con relativi sbocchi a mare, effettuando i prelievi nelle vicinanze della foce dei fiumi, al fine di valutare eventuali inquinanti trasportati da questi”.
Nel dettaglio, i campioni di sabbia di mare sono stati prelevati nei punti di minore turbolenza e velocità delle acque, effettuando per lo stesso punto la raccolta di almeno due campioni di sabbia dal quantitativo oscillante dai 3 ai 5 kg.
La campagna radioecologica sullo jonio cosentino, iniziata già dal 1996 e proseguita con cadenza periodica, va affiancata alla stessa attività che è stata svolta nel Tirreno cosentino, “consentendo – ha affermato la Durante – di effettuare un controllo comparato fra le variazioni delle concentrazioni sia nel tempo e sia nello spazio”.
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