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Riceviamo e pubblichiamo:
Nei giorni scorsi abbiamo firmato la petizione popolare, portata avanti dal Comitato Ambientale Presilano e sostenuta e sottoscritta da migliaia di cittadini, per chiedere il ritiro dell’AIA – l’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata illegittimamente dalla Regione Calabria alla società privata che gestisce la discarica di Celico, la Mi.Ga srl posseduta dalla famiglia Vrenna di Crotone – per la chiusura definitiva della discarica che insieme alle altre discariche dismesse e mai bonificate sta devastando l’ambiente, il paesaggio e la salute dei cittadini presilani e, soprattutto, per chiedere con forza un piano regionale che preveda una gestione pubblica e partecipata del ciclo dei rifiuti.
La messa in funzione della discarica, voluta in continuità da Pds-Ds-Pd locale ma con l’opposizione netta dei consiglieri comunali del Prc, il suo successivo inserimento, insieme a tutte le discariche private, nel sistema pubblico regionale di smaltimento dei rifiuti e la contestuale deroga a smaltire i rifiuti indifferenziati, o non trattati secondo quanto prevedono espressamente le normative nazionali e comunitarie, direttamente in discarica (con atti realizzati dalla Giunta Scopelliti ma confermati quasi tutti da quelle di Oliverio) hanno rappresentato e rappresentano un vero e proprio misfatto contro la salute, l’ambiente e l’economia dei cittadini silani.
Una gestione del settore verticistica, dispendiosa ed inquinante, in mano – secondo quanto affermano tanti amministratori, tra cui il sindaco di Cosenza, e certamente secondo noi – esplicitamente ai desiderata ed agli interessi dei soliti noti imprenditori privati, che sta producendo un aumento dei costi per i cittadini e dei danni rilevanti al territorio: il contrario di quello che prospettano i meritori comitati, i movimenti e le associazioni che da diversi anni sono impegnati per ottenere un governo virtuoso del settore, partendo da quanto da tempo mettono in pratica comuni virtuosi come quello di Saracena, giusto per restare in provincia di Cosenza.
Bisogna invertire la rotta e mettere in piedi un nuovo piano regionale dei rifiuti, per giunta richiesto con insistenza dalla commissione europea ad un inerme ed ignavo governo regionale, che coinvolga i cittadini, i comitati e le associazioni regionali e si fondi sulla strategia Rifiuti Zero, l’unica in grado di produrre un sistema virtuoso, conveniente e vantaggioso.
Un piano che preveda l’immediata attivazione obbligatoria della raccolta differenziata spinta porta-a-porta e la progressiva chiusura delle discariche, che fondi le sue linee guida sulla gestione interamente pubblica, sulla salvaguardia dell’ambiente e sui processi di partecipazione attiva dei cittadini.
Per questo condividiamo e sosteniamo le ragioni dei cittadini e del Comitato Ambientale Presilano e facciamo nostra la piattaforma su cui è stata indetta la manifestazione #LACHIUDIAMONOI del prossimo 24 ottobre a Spezzano della Sila: ritiro dell’AIA, bonifica vecchie discariche ed avvio di un nuovo Piano regionale dei rifiuti pubblico e partecipato.
Saverio Bianchi, Francesco Campolongo, Francesco Saccomanno e Pino Scarpelli, Prc Cosenza –Calabria – Eleonora Forenza, eurodeputata dell’Altra Europa con Tsipras/gruppo Gue-Ngl, componente Commissione ENVI Ambiente e Salute
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