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A seguito di alcuni articoli apparsi sulla stampa di qualche mese fa sulla CEM, sotto indagine da parte della Procura di Salerno ( che allego alla presente ) in merito ad un provvedimento del Prefetto di Napoli contro la Camorra , precisamente : << lo scorso 18 ottobre il prefetto di Napoli ha firmato l’interdittiva per le due imprese di Castellammare di Stabia impegnate nella realizzazione dei lavori di difesa della costa (la CEM e la Aequa Mar) le quali, benché in regola con la documentazione antimafia e intestate a imprenditori incensurati, sono risultate riconducibili a persone legate alla criminalità organizzata; il provvedimento del Signor Prefetto di Napoli è stato inviato al Comune di Salerno, che ha appaltato l’opera e dovrà provvedere alla REVOCA dell’affidamento dei lavori ( la procedura prevista dalla normativa sul contrasto alle infiltrazioni malavitose negli appalti pubblici prescrive, a questo punto, la revoca dell’appalto) .
Alla luce di tutto ciò, ritengo a mio avviso che sia giusto informare l’intera collettività di Scalea e le massime istituzioni calabresi, sui fatti “inquietanti” che riguardano la società campana CEM che l’amministrazione comunale di Scalea ha affidato e concesso per 90 anni GRATUITAMENTE tutta l’area di Torre Talao per ” la costruzione e la gestione del Porto”. Pertanto, con la presente invito formalmente il Sindaco di Scalea a verificare se ciò che è riportato sulla “stampa campana” risulta a verità. Inoltre, in qualità di Consigliere Comunale chiedo che venga richiesta al Prefetto di Cosenza un’informativa riservata sulla società CEM di Castellamare di Stabia affidataria del progetto.
Infine un appello alla città << Cari concittadini, stiamo attenti a chi consegnamo le “chiavi” della nostra città !>>
Il Consigliere Comunale
Palmiro Manco
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Finalmente a Scalea abbiamo un Consiglier Comunale onesto e coraggioso ! la parte più sana della città lo deve sostenere e stare vicino .