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Il mar Jonio, il cui nome molti studiosi fanno risalire alla parola «jonë» che in albanese significa «nostro» e quindi sta per «Mare nostro», ritorna al suo significato originario di bene che ci appartiene e sarà al centro dell’incontro che si terrà il 25 Agosto prossimo sul lungomare di Rocca Imperiale, durante il Festival poetico «Il Federiciano».
Qui, poeti provenienti dalle coste joniche, della Calabria in primis, ma anche della Basilicata, della Puglia e della Sicilia, si incontreranno a partire dal pomeriggio per declamare i propri versi durante la manifestazione «Rispettiamo la Magna Grecia», nata in difesa del mare che è stato culla della Magna Grecia e che ora è minacciato dalle trivelle petrolifere.
Sarà un’occasione di incontro, uno scambio di sensibilità, che testimonia come la poesia possa farsi strumento di coinvolgimento delle coscienze e di educazione alla bellezza. Dopo la declamazione dei versi, in simbolo di pace, fratellanza e coesistenza di culture differenti, saranno accese e liberate in volo delle lanterne che, come tante piccole fiammelle, tracciano una via. Suggestioni di luci nel cielo, come le lucciole della nota poesia di Lawrence Ferlinghetti pubblicata su una stele nel centro storico di Rocca Imperiale «Il Paese della Poesia», che ospita anche altre poesie di autori noti del mondo della cultura insieme a quelle dei vincitori del concorso «Il Federiciano».
Dopo la lettura pubblica, in cui saranno presenti anche l’editore Giuseppe Aletti, il sindaco di Rocca Imperiale Giuseppe Ranù ed altre autorità, la straordinaria musica al pianoforte del jazzista Claudio Cojaniz. ci accompagnerà fino al tramonto. L’artista eseguirà, sulla spiaggia di Rocca Imperiale, il suo repertorio African and stride piano con temi originali, che rimandano a nenie, danze e preghiere negli stilemi tipici della complessità africana.
Una serata in cui la cultura si mobilita a favore del proprio territorio.
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