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<<Le nostre piante di ulivo, simbolo della nostra terra, sono in pericolo>> è il grido dall’allarme del giovane Antonio Parise, di San Marco Argentano, già impegnato in battaglie legate al mondo dell’agricoltura come gli “usi civici” e i “consorzi di bonifica”.
<<Centinaia di migliaia di ulivi della Puglia sono stati condannati a morte da un batterio che li fa seccare. Non si sa come e quando questo micidiale parassita sia comparso in Puglia. Questo fa capire che il rischio di un contagio nel resto dell’Italia è troppo alto, non abbiamo tempo da perdere>>.
A causare il “complesso del disseccamento rapido dell’ulivo” è l’“Xylella Fastidiosa”, un batterio finora mai riscontrato in Europa e mai su questa specie vegetale. E’di tipo patogeno, inserito nell’elenco a1. Tradotto, significa che rientra nella lista nera dei batteri da quarantena, necessariamente da isolare, a causa della sua portata infettiva.
<<Dopo aver sottovalutato la massiccia invasione del “Cinipide Galligeno” nei confronti dei nostri castagni, non possiamo permetterci di perdere anche i nostri ulivi>>.
Parise dunque fa quadrato chiamando a raccolta le istituzioni <<ringraziando la sensibilità dei numerosi sindaci contattati, che si sono messi da subito a disposizione, al servizio di questa importante causa. Intanto sono stati allertati gli organi istituzionali sovra comunali per trovare un modo per arginare questa problematica>>.
Problematica che, se non verrà contrastata in maniera celere, potrebbe avere la forza di provocare danni irreparabili.
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