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Ha preso in braccio una bambina e ha incontrato i detenuti. Questi i primi gesti compiuti da Papa Francesco appena giunto a Cassano.
E’ quanto dichiara il Presidente dell’Associazione Bene Comune Filomena Falsetta.
“Ciò vuol dire che obiettivo di Papa Francesco non è quello di mettere in risalto né l’innocenza né tantomeno la colpa o la condanna, ma la reale possibilità di condurre, sin dalla nascita, una vita di incorrotta fede e di probità, oppure di rinascere a vita nuova nel perdono e nell’amore.
E’ un fermento che rinnova, Papa Francesco, e che oggi, soprattutto attraverso i suoi gesti, fa comprendere alla gente di Calabria che non è sufficiente affermare che la detenzione carceraria ed ogni altro provvedimento restrittivo sono finalizzati principalmente al recupero della persona.
Occorre che ogni componente della comunità si senta impegnato in prima persona.
In modo speciale, è necessario che coloro che si trovano in carcere siano amati soprattutto nella delicata fase del loro reinserimento sociale.
Lo vorrebbero – conclude -, Cocò, Don Lazzaro e tutti coloro che aspirano ad un mondo a misura d’uomo”.
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