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Biografia: Il 6 settembre 2011 è stato conferito al dott. Paolo Trotta, originario di Montalto Uffugo in provincia di Cs, la nomina di “Coordinatore regionale della Calabria” da parte della segreteria politica dei Popolari Glocalizzati.
Il conferimento della nomina è avvenuto grazie alle importanti esperienze che il dott. Trotta ha maturato nel corso dei suoi anni, improntati da numerosi seminari di studio e convegni in ambito nazionale ed internazionale.
Nato nel cosentino il 10/05/1977, Paolo trotta si diploma di ragioniere e perito commerciale presso l’istituto tecnico commerciale “V.zo Cosentino” di Rende (Cs), con votazione 55/60.
I suoi primi studi lo indirizzano a seguire la professione di famiglia, quello di agente di assicurazione che Paolo attualmente svolge da oltre undici anni e lo vede partecipe in numerosi corsi di formazione sperimentale rientrante nell’ambito del progetto M.a.e.s.t.r.o. degli agenti di assicurazione, promosso da Sasa Assicurazioni e IAMA Consulting. Da sempre impegnato in modo attivo nei gruppi sindacali aziendali, è stato iscritto SNA, Sindacato Nazionale Assicuratori, e dal 2011 ricopre il ruolo di delegato provinciale UNAPASS sindacato agenti di assicurazione, di cui sta cercando di rilanciare l’intera rete regionale.
Paolo è un giovane dai molteplici interessi, uno dei quali la sua innata passione per l’arte, che lo porta a conseguire la laurea specialistica in Conservazione dei Beni Culturali – indirizzo Storico Artistico, svolgendo un lavoro di tesi che esalta ancor di più l’amore e l’interesse per il suo paese natio, “La Sacra Famiglia di Rocco Ferrari nel Duomo Madonna della Serra” di Montalto Uffugo (Cs), presso l’Università degli studi della Calabria, nell’anno accademico 2006/2007, con votazione 98/110. Nel 2009 consegue il Master di II livello in Intelligence presso Unical (Cs) con votazione 108/110. Nel 2011 consegue il diploma presso la scuola di formazione politica Don Sturzo, Fondazione Rubettino Centro Studi Tocqueville Acton, di Roma, su Dottrina Sociale della Chiesa; consegue altresì il diploma presso la stessa scuola nella sezione Policy Governement. Partecipazione Master in Europrogettazione.
Nonostante i suoi impegni lavorativi e di studio Paolo coltiva una insita passione per la politica. La sua formazione in tal senso inizia già durante gli anni della scuola secondaria con la sua elezione a rappresentante di istituto degli studenti proseguita poi negli anni universitari con la sua candidatura nel consiglio di facoltà di Economia nelle liste ICU (Impegno Cattolico Universitario) e RDU (Rinnovamento Democratico Universitario).
Con il passare degli anni il suo impegno e i suoi incarichi si espandono, il 2002 è rappresentante provinciale dei giovani del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), in seguito delegato regionale e nel 2007 viene eletto nell’esecutivo nazionale dei giovani MCL, attualmente fa parte dello stesso movimento in qualità di Consigliere Nazionale ed attraverso il quale si vede impegnato in numerosi incontri – dibattiti i cui temi riguardano per lo più l’impegno socio-politico dei giovani. E’ proprio in uno di questi dibattiti che Trotta si rifà alla situazione critica in cui attualmente viviamo, in cui disoccupazione e rincari minacciano il benessere nazionale ed europeo ma soprattutto dei giovani meridionali. Il discorso si incentra in particolar modo sul tema del lavoro, dove egli stesso in qualità di relatore sostiene: “La base della dignità umana è il lavoro, come afferma il Santo Padre, in cui la dimensione soggettiva deve avere la preminenza su quella oggettiva, riconoscendo che la persona è il metro della dignità stessa e che il lavoro è per l’uomo e non l’uomo per il lavoro”. Nel 2009 a Fermo nelle Marche è tra i soci fondatori del Movimento Cristiano Liberale Laico, promosso da Mons. Mario Ferracuti, l’On. Zama, e l’On. Gustavo Selva.
L’ideologia di pensiero che lo contraddistingue si concretizza pian piano sul territorio con la sua candidatura nel 2004, in cui è eletto consigliere comunale nella lista civica Forza Montalto, nel comune di Montalto Uffugo e vice presidente dello stesso consiglio comunale. Designato come rappresentante presso la Comunità Montana Media Valle del Crati e il 2004 ne è eletto assessore.
Nel 2007 costituisce il Circolo Giovani del Buon Governo di Montalto Uffugo, facendo parte del nucleo attivo nella promozione degli altri circoli costituiti nell’ambito della regione.
La sua esperienza socio-politica è segnata inoltre dalla partecipazione a decine di convegni nazionali ed internazionali quali presso il Parlamento Europeo di Strasburgo, Parlamento Europeo di Bruxelles e alla prima conferenza dei giovani europei relativa a problematiche del disagio giovanile ed allo stato occupazionale presso Committee of the regions, “this in how… we want to work” – lavoro e formazione dei giovani europei, promosse dal MCL e da EZA, organizzazioni cristiane dei lavoratori.
Sempre nel 2007 partecipa all’Agorà dei giovani di Loreto, al Seminario internazionale di studi tenutosi a Roma sul “dialogo sociale e mediterraneo”, “prospettive e strategie di cooperazione”, seminario nazionale di studi e formazione “verso il centenario delle settimane sociali dei cattolici italiani”, convegno presso Apt di Senigallia “bene comune, lavoro e nuove responsabilità”.
Nel 2008 partecipa al convegno RETINOPERA tenutosi ad Assisi ed alla CEI come membro della commissione giovani e lavoro della conoscenza.
Il giovane calabrese Paolo Trotta ha dunque maturato numerose esperienze, approfondendo e affiancandosi sempre più alle problematiche inerenti i temi migratori, l’integrazione sociale tra popolazioni multietniche. Impegno che altresì, lo vedrà nominato “Consigliere Economico per l’Italia del Ministero della Cultura Moldava”, incarico conferitogli dallo stesso ministro della cultura Boris Focsa della Repubblica Moldava. Nella stessa intervista rilasciata al direttore di Agorà Magazine Umberto Calabrese, Trotta sostiene la sua piena attenzione canalizzata verso studi volti alla conoscenza dell’interscambio culturale per una crescita reciproca tra cittadini del bacino del mediterraneo e non.
Questo suo continuo e arduo impegno da “operaio”, ha dato al Trotta la possibilità di farsi conoscere in molti convegni, tavole rotonde sia in ambito nazionale che internazionale; impegnato nell’associazionismo, nel volontariato e come strenuo difensore delle classi più deboli che il sistema burocratico, finanziario, economico e politico non sostiene più, divulgando ed affermando così il suo pensiero attraverso il Movimento dei Popolari Glocalizzati che il 06 settembre lo nomina “Coordinatore regionale della Calabria”, che lo vede attualmente portavoce in Italia e nel mondo. E’ proprio lo scorso fine settembre che il Dott. Trotta partecipa, insieme ad un’altra importante rappresentanza Calabrese, il Dott. Sergio Cantafio, coordinatore dello Ionio Cosentino, alla settima edizione del Premio Internazionale Donna dell’Anno, che ogni anno premia a Lugano presso l’Università della Pace, dieci splendide protagoniste del nostro tempo.
Popolari Glocalizzati: Il Movimento dei Popolari Glocalizzati opera a livello nazionale ed internazionale per promuovere i diritti della persona, la pace, la democrazia e lo sviluppo. Lo stesso movimento politico, come si può leggere dallo statuto, si rivolge a tutte le donne e gli uomini che si riconoscono nei valori di libertà, democrazia e solidarietà. L’appello del movimento è diretto a tutti coloro che sono interessati ad affrontare e discutere i problemi del paese, in nome del bene comune ed in fedeltà ai valori garantiti dalla Costituzione Italiana. Il movimento rende operanti i suoi scopi attraverso la costituzione sul territorio di “Movimenti locali” che condividono la linea politica, i valori e gli obiettivi del movimento.
Chi dunque se non meglio del giovane Trotta, poteva ricevere un incarico di impronta così rilevante, attraverso il quale poter esplicare ed esprimere quei valori e principi fino ad oggi tanto supportati.
Purtroppo allo stato attuale di cose ci rendiamo sempre più consapevoli che il nostro sistema politico non funziona e soprattutto non ci sostiene. La classe dirigente formata da uomini politici sembra conoscerci solo in quel breve lasso di tempo delle elezioni, dopo il quale tutto sembra svanire nel nulla e quella miriade di promesse illusorie sembrano alienarsi.
Sembra che ormai ci siamo allontanati dal vero significato di “uomo politico”, di chi partecipa attivamente alla vita pubblica di uno stato operando scelte necessarie alla crescita civile ed economica della propria nazione. A tal proposito mi rifaccio a Platone, “ma chi è il vero uomo politico”? Platone parte dallo scartare la definizione omerica “il re è il pastore degli uomini”, perché implica una superiorità di razza da parte del politico e ciò lo si poteva accettare solo se si torna all’epoca mitica in cui gli dei governavano gli uomini. Quella del politico è una tecnica analoga a quella del tessitore che intreccia fibre di carattere diverso: intreccia trama ed ordito. Ancora oggi si suole usare l’espressione “tessuto sociale” per indicare che le funzioni si intrecciano, ed il politico deve sapere la misura per mescolare bene in diversi strati sociali.
Alla luce dello stato attuale di cose, penso che il cittadino debba riappropriarsi della politica, diventandone dunque parte integrante. Fare il politico oggi, non è più una missione, un voler impegnarsi per gli altri, per il bene comune, esternare idee ed opinioni ad uso e consumo del progresso sociale. Fare il politico oggi è diventato quasi un mestiere, come fare l’avvocato, il commerciante, il macellaio. Sono inoltre pochissimi i politici che vantano credenziali importanti, sia dal punto di vista culturale sia di conoscenze specifiche. Basti pensare di avere ministri in dicasteri per i quali questi non hanno nessuna competenza specifica. La situazione sembra essere ancora peggiore se pensiamo alle amministrazioni comunali, provinciali e regionali. Penso che oggi dovremmo essere tutti un po’ politici, riaffermando il nostro impegno sociale, essendo dunque protagonisti in campo culturale ed economico. La nostra società ha bisogno di veri rappresentanti politici la cui scelta si basi su professionalità, meritocrazia, preparazione, esperienza ed umiltà e non scelte basate su rapporti clientelari, mafiosi, economici e quanto altro. Il mio pensiero si rivolge soprattutto ai tanti giovani che non hanno nessuna ipotesi di futuro davanti, dove il precariato diventa un tema scottante nella società odierna, e dove tutto ciò diventa ancora più umiliante e blasfemo quando si vedono coloro che invece girano con l’autista e guadagnano 15 mila euro al mese per parlare a vanvera.
Basta fare il politico come mestiere facendo solo i propri interessi, vogliamo giovani motivati da interessi comuni, in grado di rappresentare i problemi reali di una società fatta di giovani liberi e formati. Ed è proprio in tal contesto che vediamo protagonista il Movimento dei Popolari Glocalizzati con il suo coordinatore regionale della Calabria Paolo Trotta che investe giorno dopo giorno il suo impegno nella crescita e nello sviluppo economico, sociale e politico del nostro paese.
“Vogliamo scendere in campo, sono queste le parole del giovane dott. Trotta, intervistato dalle telecamere dell’emittente TeleA1, partecipando a livello elettivo, auspicando anche a livello politico un ricambio generazionale, lavorando in modo produttivo con la risoluzione dei problemi che affliggono la nostra società, producendo altresì ricchezza e sicurezza”.
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