Operazione Old Mill, 9 ordinanze per spaccio di droga

spaccio

Questo post é stato letto 33020 volte!

Stamane i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Corigliano Calabro, a seguito di attività di indagine diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Castrovillari in accoglimento della richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti:
DESTINATARI DELLA CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE
– P. L., classe 1963 di Trebisacce;
– G. G., classe 1970 di Corigliano Calabro;
– A. N., classe 1983 nato in Marocco ma domiciliato a Corigliano Calabro, (non eseguita nei confronti di quest’ultimo, allo stato irreperibile).

DESTINATARI DEGLI ARRESTI DOMICILIARI
– C. B., classe 1972, di Cassano all’Ionio;
– N. M., classe 1984 nato in Marocco, domiciliato a Corigliano Calabro;
– C. S., classe 1980, residente a Corigliano Calabro;

DESTINATARI DELL’OBBLIGO DI PRESENTAZIONE ALLA P.G.
– L. N., classe 1972 nata nell’ex Cecoslovacchia, residente a Trebisacce;
– F. A., classe 1982 di Corigliano Calabro;
– S. A., classe 1990 di Corigliano Calabro

Tutti indagati per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti continuato in concorso.

L’indagine trae origine dalle denunce presentate nel settembre 2014 da due cittadini di Trebisacce, per i reati di lesione personale e tentata estorsione nei confronti dell’indagato P. L., ed ha permesso di individuare l’esistenza di una fitta rete di spaccio di cocaina in Trebisacce e nella Sibaritide.

Gli elementi raccolti sull’uomo ed altri soggetti, hanno permesso l’inizio di attività tecniche. Nello specifico le operazioni hanno consentito di monitorare gli incontri tra i vari correi avvenuti principalmente in un agriturismo, attività commerciale del principale indagato e dalla cui traduzione in inglese l’indagine prende il nome, risultata preziosa copertura rispetto alle attività illecite che si perpetravano all’interno. L’uomo si avvaleva della fattiva collaborazione della convivente.

Gli indagati erano quasi riusciti a monopolizzare l’attività di spaccio nell’area ionica tra Trebisacce e Corigliano, anche attraverso i territori di Villapiana e Cassano all’Ionio.

Durante l’attività è emerso il frequente ricorso ad un linguaggio criptico in cui gli stupefacenti venivano appellati “alberi”, “camicette”, “moto”, “neve” ecc., sovente in riferimento all’occultamento, taglio, confezionamento, trasporto e cessione della sostanza.

Le telecamere installate in prossimità dell’agriturismo hanno permesso di registrarne i movimenti interni, ove gli “acquirenti” facevano ingresso generalmente tramite un’entrata secondaria. Nell’Agriturismo lo stupefacente veniva occultato in diversi luoghi, persino sotto tegole e tettoie, autovetture o cespugli.

La droga commercializzata proveniva anche dalla provincia di Reggio Calabria, così come appurato in corso d’indagine con l’arresto di due soggetti provenienti dalla locride.

Le indagini si sono concluse nel mese di maggio 2015, quando complessivamente sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 650 gr. di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” e la somma contante di € 40,000,00 circa.

Sono stati inoltre deferiti altri 10 soggetti non destinatari di provvedimenti cautelari per il coinvolgimento a vario titolo nei reati ascritti nell’ordinanza.

Questo post é stato letto 33020 volte!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *