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Quattordici ordinanze di custodia cautelare in carcere, sono state emesse dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari (Cosenza) a carico di altrettante persone accusate di far parte di una organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione. L’organizzazione operava nelle zone della sibaritide e del comprensorio del Pollino. Gli arrestati sono italiani, albanesi e romeni e rientrano all’interno dell’operazione denominata “Cerbero”.
Le indagini fanno emergere una situazione che vede donne ridotte in schiavitù, costrette ad abortire o ad avere rapporti sessuali nonostante la gravidanza.
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