Oggi a Cosenza manifestazione contro l’emergenza rifiuti

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Ssabato 10 maggio nella città di Cosenza sfileranno in corteo donne, uomini e bambini che non vogliono più vedere le strade invase da sacchi di immondizia. Soprattutto, non vogliono più morire di tumore perché l’acqua, l’aria e la terra della nostra regione sono avvelenate da rifiuti che finiscono in discarica o vengono dati alle fiamme. Sono gli stessi uomini e donne che ogni giorno compiono piccole e grandi azioni concrete per risolvere questo problema.

Da quasi due anni moltissime famiglie cosentine consegnano i propri rifiuti dopo averli differenziati. È questa l’unica vera soluzione, immediata, al problema dello smaltimento. Una famiglia che, senza raccolta differenziata, produce almeno un sacchetto di rifiuti al giorno, differenziandoli ne produce uno ogni otto giorni. La raccolta differenziata, che purtroppo nella nostra città è stata avviata in maniera tardiva e approssimativa, fa bene al cervello, alla salute e al portafogli. Al cervello, perché ci spinge a misurarci con la follia del nostro consumismo sfrenato. Alla salute, perché i rifiuti selezionati non rilasciano sostanze cancerogene nell’ambiente. Al portafogli, perché se effettuata correttamente e diffusamente, imporrebbe ai Comuni la riduzione della tassa sui rifiuti, e alle ditte che gestiscono il servizio della raccolta, l’assunzione di migliaia di nuovi addetti.

Eppure, nonostante lo sforzo compiuto da tante famiglie dotate di senso civico, continuiamo a pagare salatissime tasse per il servizio di raccolta della spazzatura, proprio mentre migliaia di tonnellate di plastica, vetro e cartone già selezionati, vengono rivenduti dalle ditte private che percepiscono anche fiumi di denaro pubblico dalle amministrazioni comunali. Non deve quindi destare sorpresa l’annuncio che,dalla prima metà di maggio, la Calabria rischia di sprofondare in una nuova drammatica emergenza rifiuti. È evidente infatti che qualcosa non funziona. La causa è da ricercare negli interessi sporchi dei padroni di intere montagne trasformate in discariche, e di società private che non hanno alcuna intenzione di collocarsi sul mercato, né di assumere nuovo personale per la raccolta, né di acquistare apparecchiature moderne. È il solito, vecchio, tragico, gioco perverso dell’emergenza permanente, che permette ad antichi e moderni predoni di lucrare sulle nostre disgrazie.

Per URLARE il nostro NO e agli interessi sporchi di chi approfitta dell’emergenza per accumulare denaro.

Per ribadire che la soluzione al problema dei rifiuti dipende da NOI e da nessun altro,

Cosenza e l’intera Calabria LIBERE dai rifiuti solidi, politici e dagli ecomafiosi travestiti da imprenditori.

SABATO 10 MAGGIO TUTTI A PIAZZA CAPPELLO.

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Author: Francesco

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