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Riceviamo e pubblichiamo:
Gentilissimi
ho ricevuto questa mattina la comunicazione con la quale il Circolo di Sant’Agata Di Esaro mi nega la tessera del Partito Democratico.
Intendo denunciare e porre all’attenzione degli organi regionali e nazionali del Partito il tono, per certi versi violento ed astioso, con il quale il circolo di Sant’Agata di Esaro mi ha rifiutato il rilascio della tessera di iscrizione. Una chiusura così netta non fa onore ad un partito che per sua stessa definizione è, deve essere, democratico e che per la storia che rappresenta e vuole rappresentare, dovrebbe essere il più possibile includente, maggiormente nei confronti di chi, come me, dimostra da sempre interesse verso i suoi principi fondativi, condivisione del suo Codice etico e della sua azione politica. Non può, contrariamente, chiudersi per essere gestito, così come viene inteso dai dirigenti del circolo di Sant’Agata di Esaro, da pochi “depositari della verità” che mostrano, in tal modo, la loro concezione privatistica e poco democratica della politica, credendo, oltretutto, di poter giudicare gli altri senza appello.
La mia storia politica dimostra il mio aperto e forte sostegno al PD in occasione degli appuntamenti politici e delle scadenze a livello regionale del partito. Se possono esservi stati contrasti a livello locale, questi fanno parte del normale confronto politico e rappresentano quel “sale della democrazia” che sta alla base di qualsiasi dialettica politica, soprattutto di un partito che è composto da diverse anime che, come dimostra la storia recente, si trovano a confrontarsi anche in maniera dura, senza però mettere in dubbio l’unità stessa del partito.
Nel momento di gravissima crisi del Paese e della politica, mai stata così distante dalla concretezza spesso drammatica della vita quotidiana, il PD dovrebbe largamente aprirsi alla società e a tutti coloro che si mettono a disposizione con spirito repubblicano. I dirigenti del circolo PD di S. Agata, per l’ennesima volta, perdono l’occasione di dimostrarsi all’altezza della situazione, dando prova di un settarismo preoccupante persino nei confronti di chi come me, piaccia o non piaccia loro, rappresenta le istituzioni democratiche per inoppugnabile mandato popolare Le “scomuniche” e le “epurazioni”, in fondo, dovrebbero far parte di una storia antica, ormai superata e sconfitta, che non può appartenere all’attuale PD, anche se questo sembra essere messo in dubbio dai dirigenti di Sant’Agata di Esaro. Infine, non certo come ultimo aspetto, rivendico un minimo di rispetto, che credo di meritare, oltre che per la carica di Sindaco che ricopro nel Comune di Sant’Agata di Esaro e per il mio ruolo di Presidente Provinciale dell’ANPI, poiché non sono né un delinquente né un truffatore. Non posso, perciò, assolutamente accettare che, tra le motivazioni inconsistenti dell’assurdo diniego alla mia richiesta d’iscrizione, venga scritto, in maniera sgradevole e offensiva, che non esistono le condizioni per il rilascio della tessera anche, testualmente, “al fine di tutelare l’immagine, la dignità e la tenuta del circolo”.
Nonostante questo, voglio rinnovare, oggi più che mai, la disponibilità a dare il mio contributo ad una nuova e auspicabile fase del Partito Democratico caratterizzata, pur nelle ben note difficoltà, dalle forti spinte innovative che in questo partito stanno finalmente emergendo e che, inevitabilmente, devono trovare spazio anche nella nostra regione.
Cordiali saluti.
Luca Branda
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