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Costituita qualche giorno addietro ad Oriolo l’associazione dei “Borghi più Belli di Calabria”, passaggio formale espletato nel corso dell’ultima assemblea del direttivo dei borghi calabresi aderenti al Club dei Borghi più Belli d’Italia. Quasi tutti presenti i sindaci e i delegati dei comuni aderenti che entreranno a far parte di questa associazione, tra questi Oriolo, Aieta, Bova, Fiumefreddo Bruzio, Altomonte, Scilla, Santa Severina, Civita, Morano Calabro, Gerace e Stilo. Con i rappresentanti degli ultimi cinque comuni che comporranno il primo direttivo la cui rappresentanza sarà per scelta dell’assemblea soggetta a turnazione.
La presidenza di questo nuovo organismo sarà affidata a Bruno Cortse, consigliere delegato di Santa Severina e attuale coordinatore calabrese del Club. Proprio Santa Severina ospiterà la sede operativa, mentre per quella legale è stata individuata la sede ANCI di Catanzaro.
“L’Associazione dei borghi calabresi – si legge in una nota diramata dall’ufficio stampa – oltre a rappresentare una novità assoluta, mira a costituire una “rete nelle rete”, un’opportunità per i comuni aderenti di rapportarsi con le istituzioni sovra comunali contando su una visione finalmente più organica, suggellata dal simbolo dei Borghi più Belli d’Italia”.
Presenti all’incontro di Oriolo, tra gli altri anche il sottosegretario del MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), Dorina Bianchi e il vicepresidente dei “Borghi più belli d’Italia”, Giuseppe Simone. Il futuro dell’Italia passa attraverso la valorizzazione dei piccoli comuni ricchi di storia e bellezze. In questo senso va anche l’impegno confermato del sottosegretario Bianchi che ha ribadito la necessità di ripopolare i borghi, perché con i centri storici vuoti è impensabile realizzare processi economici.
Il sindaco di Oriolo, Giorgio Bonamassa ha poi sottolineato l’importanza di fare rete anche attraverso circuiti di qualità come quello appena tenuto a battesimo. “Negli ultimi tempi – ha spiegato proprio il sindaco – grazie alla cassa di risonanza offerta dal Club, si è registrata una consistente crescita turistica, un dato che lascia ben sperare rispetto al percorso di ripopolamento auspicabile lungo tutto l’arco dell’anno”.
Soddisfatto per il risultato anche Bruno Cortese, coordinatore del Club per la Calabria. “L’altro ieri ad Oriolo – spiega Cortese – abbiamo segnato un momento particolarmente importante, non tanto per quel che concerne l’aspetto prettamente legale, quanto per il valore simbolico che riveste un organismo sino ad ora assente, che avrà l’arduo compito di regalare una visione di insieme ai Borghi d’eccellenza calabresi, sino ad oggi frenati da un campanilismo sterile e poco produttivo. L’idea che undici centri calabresi, ai quali speriamo si aggiungano a breve anche degli altri, rappresenta una speranza verso i principali obiettivi che ci siamo posti, tra i quali meritano un posto di rilievo il ripopolamento dei versanti più interni e la valorizzazione in chiave turistica, di tant’è eccellenza calabresi spesso ingiustamente relegate ai margini dei grandi circuiti internazionali”.
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