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Nicolò De Bartolo si presenta agli elettori. In un’affollata manifestazione tenutasi presso la sala consiliare del Monastero di San Bernardino da Siena, il sindaco di Morano Calabro, candidato nella lista dell’Unione di Centro alle elezioni regionali, sostenuto dalla maggioranza con cui amministra la sua città dal mese di giugno scorso, ha aperto ufficialmente la campagna elettorale.
Introdotto da Franco Marino, membro del suo Gabinetto, e dopo un dettagliata prolusione proposta dall’On. Michele Trematerra, presente per promuovere l’“amico De Bartolo” ma anche per raccontare e rendicontare «cinque anni di impegno nelle vesti di assessore regionale», il primo cittadino moranese ha parlato a lungo sulle ragioni della sua candidatura in un momento non certo facile del suo percorso amministrativo, alle prese con «pesanti strumentalizzazioni, per via degli aumenti inerenti alla tassa sui rifiuti imposti dal Governo centrale». «Avrei potuto posticipare l’invio delle fatture a dopo le elezioni, per evitare di affrontare la situazione e gli effetti sul voto – ha spiegato De Bartolo: ma non l’ho fatto. Ho preferito anteporre all’opportunità politica di un rinvio, l’onestà e la correttezza nei confronti dei miei concittadini a cui oggi mi rivolgo per chiedere con molta umiltà il voto. Un voto, libero, senza condizionamenti, per permettere a questa vessata zona della Calabria di avere un rappresentante che dia voce a chi non l’ha mai avuta e che sappia trasferire necessità e patimenti di un’intera area nelle sedi opportune. Ma che sappia soprattutto cogliere le potenzialità enormi di un territorio che mai nessuno ha saputo o voluto far crescere.
Morano ha urgente bisogno di uomini che sappiano colmare la distanza economica e culturale che ci separa dal resto del Paese. Abbiamo una grande, concreta opportunità, utilizziamola con intelligenza. Avrei potuto – ha sottolineato più di una volta De Bartolo – ascoltare il canto di sirene interessate, che con insistenza hanno profuso proposte al sottoscritto, promettendo posizionamenti e visibilità in tutti gli schieramenti, da destra a sinistra. Ci hanno provato tutti. Ma l’appartenenza ad un partito non può essere determinata da interessi partigiani. Ho declinato ogni invito e confermata la mia fedeltà allo scudocrociato. I valori non sono in vendita. De Bartolo, non è in vendita. Non ho promesse elettorali da fare. Certo è però che se i calabresi mi consentiranno di rappresentarli, non li deluderò. Questa è l’unica promessa che mi sento di fare: lavorare con tutte le forze, fino allo sfinimento, per risollevare le sorti della mia terra».
Lavoro, famiglia, solidarietà, sviluppo, tolleranza, giusta accoglienza, diritti e doveri, agricoltura, turismo, ambiente, associazionismo, volontariato. Idee per risolvere problemi, ma anche opportunità da non sprecare. Tracce approfondite e declinate in tutte le varianti. Per poi chiudere così: «Ho entusiasmo e voglia di pormi al servizio del Prossimo; e se l’elettorato vorrà – ha terminato De Bartolo – saprò dimostrarlo».
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