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“Stalking censured” è il titolo della manifestazione che il Siulp di Cosenza ha inteso rivolgere sul delicato aspetto psicologico, sociale e culturale degli “atti persecutori” che da febbraio 2009 configurano il “reato di stalking”.
L’iniziativa del Siulp vuole quindi far risaltare gli aspetti psicologici, giuridici/normativi ed assistenziali e di accoglienza che riguardano lo stalking nel suo insieme, senza tralasciare il dato oggettivo che anche lo stalker è a sua volta vittima di un problema interiore che lo assilla.
Il fenomeno, nel suo complesso, verrà discusso in “tavola rotonda” (moderata dalla giornalista Barbara Marchio) da Antonio Lanzilli (segretario nazionale Siulp), Simonetta Costanzo (psicologa – docente dell’Università della Calabria), Daniella Ceci (operatrice d’accoglienza del centro antiviolenza “Roberta Lanzino”) e Marina Pasqua (avvocato del foro di Cosenza). Seguirà lo spettacolo teatrale “voci di Desdemona” portato in scena dalle attrici Elena Fazio ed Angela Sajeva e dalla musicista Roberta Montisci. La grazia e l’arte delle interpreti pone nella più cruda drammaticità il fenomeno della violenza domestica subita dalle donne in un crescendo di emozioni forti che lasceranno il segno nelle menti degli spettatori.
L’evento sarà impreziosito dalla presenza delle Autorità Provinciali delle Forze dell’Ordine, dei Sindaci di Morano Calabro e di Castrovillari, del Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Pollino e dei/delle rappresentanti di Centri antiviolenza del cosentino. L’appuntamento è alle ore 17 del 23 marzo 2012 presso l’Auditorium comunale di Morano Calabro.
Dichiarazioni di Luciano Lupo – Segretario Generale Provinciale Siulp Cosenza
“Lo stalking è un fenomeno sociale e culturale odioso e pericoloso che rovina la vita delle persone e che, purtroppo, a volte sfocia addirittura nella violenza estrema. Lo stalking è frutto di devianze, ossessioni assolutamente trasversali al sesso, all’età, allo stato sociale ed alla territorialità degli individui. L’informazione e la divulgazione degli aspetti pregnanti del “fenomeno” consentono di poterne riconoscere i prodomi ed agevolare interventi preventivi adeguati.
Il contributo del Siulp, oltre a voler evidenziare il rapporto psicologico che intercorre tra vittima ed autore di stalking, tende a porre in rilievo anche aspetti di inadeguatezza della norma che sanziona gli atti persecutori. Infatti, l’intervento “sic et simpliciter” dello Stato, così come previsto dalla norma medesima, non sempre basta a far desistere lo stalker dal ricominciare ad inseguire la sua “preda” anche dopo una carcerazione e, le cronache insegnano, spesso con maggiore virulenza”.
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