Questo post é stato letto 32080 volte!
La sospensione dell’ordinanza del Tribunale di Milano – sezione lavoro- n° 15243/11 RG del 09/01/2012 riporta all’attenzione la problematica relativa ai bandi per il reclutamento di volontari per il servizio civile. Sciaguratamente con il nuovo anno, le cattive abitudine continuano a perpetrarsi, nell’agire politico-amministrativo del Comune di Morano Calabro, invero siamo alle solite, all’anti-politica: poiché fa di tutto fuorché l’interesse del paese e dei suoi abitanti; all’anti-sociale: perché distrugge le relazioni fra le persone; all’anti-locale: perché favorisce l’interesse di soggetti che non appartengono al territorio e che quindi non provano quel senso di appartenenza necessario a svolgere servizi nevralgici per la nostra comunità; al clientelismo politico che alberga nei nostri amministratori sin dal primo giorno, quasi fosse un cavallo di battaglia; per rendersene conto non è necessario guardare lontano.
Infatti, sono state pubblicate da pochi giorni le graduatorie per i due progetti di servizio civile, banditi nello scorso ottobre, dal titolo rispettivamente “I cinque sensi dell’ambiente” e “I grattacieli del borgo” e basta analizzare l’elenco dei sei vincitori e le modalità di assegnazione dei punteggi per ragionevolmente riflettere che la meritocrazia non abita nel nostro stupendo Borgo.
Il clientelismo ed il familismo hanno ormai preso il sopravvento ed allora l’appartenere ad un partito politico vicino all’attuale maggioranza consiliare o essere amico o congiunto di questo o quello finisce per essere fattore di valutazione determinante per l’assegnazione del punteggio del colloquio selettivo e finisce per penalizzare candidati con referenze migliori. I deboli soccombono ai più forti. Questa è la legge della giungla, ma per l’uomo è nient’altro che discriminazione.
Il vero problema e che ormai non ci si indigna dinnanzi a nulla, il massimo che riusciamo a fare è allontanarci sdegnati dall’ennesimo scandalo politico ed invitare a non procrastinare oltre lo svegliarsi dal torpore in cui siamo caduti, comprendendo che quello che ci spacciano per normalità è un’intollerabile aberrazione. Comportamenti ed azioni di questo genere, ambigui ed intollerabili, uccidono il diritto alla speranza che un giovane deve e può avere verso la legalità e la trasparenza delle istituzioni pubbliche.
Ma i nostri lungimiranti amministratori non sono nuovi a situazioni di questo genere, si sono sempre contraddistinti per la totale mancanza di una linea politica che ci conduce nell’oblio. Non se ne può più, abbiamo necessità di scelte politico-amministrativa che diano sostegno alle economie del territorio, che incentivino lo sviluppo economico, che siano rivolte a ridurre gli sprechi, avviando magari la ricerca di fonti energetiche rinnovabili, lo studio di politiche urbanistiche, il centro storico è abbandonato a se stesso, la riscoperta dei legami collettivi, della tutela dell’ambiente e della natura.
Non è pensabile che le nuove generazioni nascano e crescono nel segno del clientelismo politico, perciò urge rivoltare il modello che ci è stato imposto, perché quelli che stanno camminando sul soffitto non siamo noi, ma loro ed a noi urge come il pane un metodo meritocratico.
Sezione UDC MORANO CALABRO
Questo post é stato letto 32080 volte!
Gentile Maria Gabriella come lei può appurare noi abbiamo semplicemente riportato un comunicato stampa. Non possiamo darle ulteriori informazioni in merito. Ci dispiace. Buona giornata.
Se il sito conosce l’autore del post, prego lei o chiunque altro responsabile di inoltrare la mia risposta a questa persona. Grazie!
A prescindere da chi lo abbia scritto, resta il mio diritto di replica.
Ho letto. Quindi? Il post è a nome di “Cristina”.
Gentile lettrice, se lei legge in fondo all’articolo, questo è stato scritto dalla Sezione UDC MORANO CALABRO!
Gentile Cristina,
mi sono imbattuta casualmente nel suo articolo. Come potrà capire dal mio nome, sono una delle persone selezionate per uno dei progetti di servizio civile di Morano Calabro, il mio paese. Scrivo perchè ritengo assolutamente ingiusto quanto lei afferma. Mi spiego meglio. Ha parlato, in questo articolo, di clientelismo politico e amicizie più o meno strette. Dopo anni passati a seguire giustizia ed equità, dopo anni di studio e sacrifici, una laurea Magistrale conseguita con 110 e lode in Filologia Moderna a 24 anni, attività culturali varie e lotte per la promozione della meritocrazia, si metta nei miei panni: mi imbatto in un articolo che mi accusa di essere coinvolta in cose che aborro. Sì, coinvolta, perchè lei non ha fatto distinzioni, ma ha detto “i sei selezionati”. Da parte mia, la replica arriva perchè non posso tollerare queste offese: non ho problemi a rendere pubblico il mio curriculum, tra l’altro adattissimo ad un lavoro in biblioteca, dal momento che ho sostenuto anche esami specifici di bibliografia e biblioteconomia, superati a pieni voti. Amo il mio paese, auspico da sempre la sua valorizzazione, e sono felicissima di poter prestare il mio aiuto ad un’ottima causa come questa, perchè, nel mio caso, sento di poter affermare che l’amore per il sapere, il mio percorso di studi e le competenze acquisite nel corso degli anni, i miei principi di equità e giustizia, nonchè la mia astensione da certe pratiche oscure e la mia ferma volontà di dare un contributo concreto al mio paese natio mi rendono, senza alcuna presunzione, una candidata adatta allo svolgimento dell’incarico affidatomi.