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Torna libero M.C. classe 1986 di Mirto , difeso ed assistito di fiducia dall’Avvocato Giuseppe Vena, che era detenuto agli arresti domiciliari in quanto resosi, in Rossano, responsabile di aver commesso una pluralità di reati. A stabilirlo è stato il Giudice monocratico del Tribunale di Castrovillari, che ha accolto la richiesta di affievolimento della misura cautelare dai domiciliari all’obbligo di presentazione ai Carabinieri di Mirto per la firma, per come formulata dal legale di fiducia, avvocato Giuseppe Vena, dell’uomo.
L’uomo era stato tratto in arresto, in Rossano, dagli agenti del locale Commissariato di Polizia di Stato, perché compiva atti idonei diretti in modo non equivoco ad impossessarsi, al fine di profitto, di quanto presente in un’abitazione di Rosssano paese, dopo essersi introdotto nella stessa, avvalendosi di un mezzo fraudolento consistito nell’introdursi da una finestra nonché approfittando di circostanze di tempo e di luogo tali da ostacolare la pubblica e privata difesa in particolare della circostanza che in casa non vi fosse nessuno ed in ora serale. A sorprendere l’uomo intento a compiere il furto, è stato un agente della Polizia di Stato di Rossano che, libero dal servizio, stava percorrendo le vie del centro storico di Rossano, ove notava la finestra posta al piano rialzato aperta, abitazione di un suo conoscente, ed all’interno avvistava l’uomo, pregiudicato a lui noto così che lo bloccava chiedendo anche l’ausilio di una volante della Polizia per coadiuvarlo.
Inoltre, all’uomo era contestato anche che , con più azioni di un medesimo disegno criminoso, nel mentre gli agenti della Polizia intervenuti, che lo avevano sorpreso nella commissione del furto, tentavano di bloccarne la fuga ed arrestarlo in flagranza di reato , usava violenza, adoperando pugni, nei confronti degli stessi al fine di opporsi al compimento del loro ufficio e servizio, cagionando agli agenti alcuni giorni di malattia per come riscontrato dai sanitari dell’Ospedale di Rossano; il tutto con le aggravanti di aver commesso il reato di lesioni per eseguire anche quello di resistenza a pubblico ufficiale , nonché contro agenti di pubblico servizio nell’atto dell’adempimento del loro servizio.
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