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Con una conferenza tenuta l’11 gennaio scorso nel Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, l’arch. Maurizio Silenzi Viselli ha dimostrato, in modo convincente ed esaustivo, che la Sybaris arcaica non può essere posizionata sotto gli scavi di Copia romana e Thurii, ma nella vasta zona subito a nord-ovest della moderna Sibari.
Nessuna nota di contestazione è stata avanzata da parte di chicchessia.
La Soprintendenza archeologica sa benissimo che il progetto Anas del cosiddetto 3° megalotto Roseto-Sibari, dopo avere infilzato la collina di Broglio, e devastato la fiumara Saraceno e Raganello, passerebbe esattamente al centro della zona archeologica definita dalla ricerca di cui sopra (vedi immagine).
Ora i casi sono semplicemente due:
1. La Soprintendenza si prende la responsabilità di smentire la ricerca dell’architetto negando le sue conclusioni, e quindi, quando i lavori di sbancamento relativi alla superstrada dovessero far emergere le vestigia della città, si assumerà la responsabilità di tale scempio.
2. La Soprintendenza si oppone al progetto Anas fino allo svolgimento dei necessari sondaggi utili confermare o meno l’esistenza della città arcaica in quella zona.
L’attuale atteggiamento di silenzio porterebbe a creare al stessa situazione che si è generata con la realizzazione dell’attuale superstrada, che di fatto ha scempiato le vestigia di Copiaromana, Thurii greca e zona portuale di Sybaris, passandoci selvaggiamente in mezzo.
Il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha ricevuto la copia della trascrizione della conferenza, ed è quindi informato della situazione.
Ci auguriamo che ne tenga conto, ora che il Ministero è chiamato a dare il suo parere sul progetto Anas.
Anche l’allora Presidente della Provincia, Mario Oliverio, fu perfettamente informato della situazione, avendo assistito ad una replica della conferenza tenuta dall’arch. Silenzi Viselli, con il prof. ing. Giancarlo Principato, presso il Villa Fabiano Palace Hotel Rende, il 16 maggio scorso.
Il Presidente, ed attuale candidato a Governatore della Calabria, manifestò il suo vivo interesse al contenuto della ricerca ed anzi richiese personalmente all’architetto copia della stessa (“Sibari, questa sconosciuta?”edita a cura della Pro Loco di Trebisacce, del Rotary club di Rossano Corigliano Sybaris e della Sybaris Tour) al fine di organizzare la sua diffusione nel circuito scolastico.
Ci auguriamo quindi che ora, in occasione della campagna elettorale, voglia prendere posizione a riguardo, coerentemente con l’interesse già dimostrato.
Il lavoro stabile e la crescita dell’Alto Jonio possono scaturire soltanto dal turismo e dal suo indotto. Tali opportunità, a loro volta, sono legate al fascino del suo territorio e all’attrazione suscitata dai suoi unici beni culturali, e non certo alla loro sistematica distruzione.
Associazione Culturale Jonica
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